L’angoscia del primo lockdown, la “solitudine social” ma anche il lavoro infaticabile del personale sanitario impegnato in prima linea. È partito da Napoli un progetto unico nel suo genere, che usa il linguaggio del fumetto per consentire ai giovani di esprimersi e crescere attraverso la creatività e il confronto. Il progetto ha l’ambizione di accendere un faro su temi sempre presenti, che rischiano però di restare sotto traccia: dall’abuso di sostanze stupefacenti e alcool alla dipendenza, dal bullismo alla sessualità e molto altro. “Generazione 20.20”, questo il nome del progetto realizzato dall’Associazione APS “Amici di PeterPan”, che utilizza il disegno e la scrittura come strumenti per valorizzare i giovani delle scuole di Napoli. «Abbiamo fornito ai ragazzi gli strumenti giusti e le persone giuste per poterli seguire – dice il presidente dell’associazione APS “Amici di PeterPan” Antonio Del Prete -. Generazione 20.20 vuole parlare e arrivare ai ragazzi delle scuole superiori di Napoli attraverso il racconto dei ragazzi stessi, dei lori vissuti, dei loro problemi e bisogni giovanili».
Il primo fumetto che nasce dal basso, per parlare di prevenzione, lotta alla povertà educativa e molto altro attraverso il coinvolgimento attivo dei ragazzi. Sono infatti i ragazzi (tutti tra i 17 e i 20 anni) a realizzare le storie e a dare loro vita attraverso il fumetto. «L’idea è nata nel pieno della pandemia da un’intuizione del board dell’associazione e dai ragazzi delle scuole superiori di Napoli», prosegue Del Prete. «Abbiamo realizzato una raccolta fondi ad hoc trasformando quest’idea in una realtà straordinaria. Il nostro è un “lavoro sartoriale”, che cerchiamo di portare avanti con percorsi di qualità che consentano realmente di offrire un’opportunità a studenti meritevoli, ma con poche possibilità». A realizzare questo numero zero del fumetto “Generazione 20.20” sono stati Aurora (in veste di disegnatrice) e Claudia e Armando (story teller). «Il primo numero – raccontano – lo abbiamo voluto dedicare al lockdown e in modo particolare ai medici, agli infermieri e agli operatori socio sanitari che sono stati, e sono tutt’oggi, impegnati in prima linea nella lotta alla Covid».
Il fumetto, che ha il supporto comunicativo del Comicon, rappresenta una realtà unica nel suo genere anche per le modalità con le quali sono stati coinvolti i ragazzi, che non solo hanno potuto apprendere le varie fasi di realizzazione di un fumetto, ma per il loro lavoro hanno ricevuto anche un giusto rimborso spese.
Nomi importanti anche nella faculty di coloro che hanno guidato e guideranno i ragazzi nella realizzazione dei prossimi numeri. Lo street artist Luca Carnevale, creatore di humanhero, è infatti il direttore artistico e Armando Grassitelli, scrittore e vincitore del premio TROISI 2018, collabora in veste di tutor dei giovani talenti letteralmente scovati nelle scuole di Napoli dove l’Associazione APS “Amici di PeterPan” lavora ormai da più di 6 anni con diverse attività, tra cui orientamento e formazione al mondo del lavoro. L’obiettivo ora è quello di portare il fumetto in tutte le scuole campane, affrontando nel tempo tutti quei temi che sono cruciali per i giovani, ma che non sempre riescono ad emergere. Sarà cruciale trovare i fondi necessari per realizzare molti altri numeri, coinvolgendo come artisti un numero importante di ragazzi, soprattutto guardando a giovani che vivono in contesti disagiati. Per questo, per l’associazione sarebbe importante avere l’appoggio dell’Ufficio scolastico regionale della Campania e dell’Assessorato alle politiche giovanili e della scuola della stessa regione Campania.
Alla presentazione on-line con diretta Facebook dell’associazione, e condivisa dai canali social del Comicon, hanno partecipato: Marco Rossi-Doria (vicepresidente di Con I Bambini Impresa sociale), Ciro Verdoliva (direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro), Matteo Stefanelli (direttore artistico del Comicon 2021), Marco Ugliano (dirigente scolastico ITIS “A.Volta” di Napoli), Giuseppe Gargiulo (docente del liceo Artistico statale di Napoli), Nicola Balato (presidente de La scuola della psoriasi), Fausto Piccolo (direttore Ordine dei Medici di Napoli e provincia).