Nonostante gli appelli delle Nazioni Unite a fermare un’ulteriore escalation, l’esercito israeliano ha annunciato l’intenzione di intensificare gli attacchi su Gaza. In questo momento, ActionAid teme per la vita di migliaia di persone, tra cui gli operatori umanitari, i volontari e le organizzazioni partner della Striscia.
Gaza: l’audio testimonianza
Poco fa un medico chirurgo che lavora nel pronto soccorso di un ospedale di Gaza ci ha inviato questa straziante nota vocale:
“Parlo come testimone dal pronto soccorso dopo 16 giorni di disastro. Ho partecipato come medico volontario a tutte le guerre su Gaza. Ma non ho mai assistito alla ferocia di questo attacco. Le uniche persone prese di mira sono civili innocenti e disarmati, la maggior parte donne e bambini. I corpi sono allineati fuori dall’ospedale e vengono messi nel furgone dei gelati finché non si trova lo spazio per seppellirli” ActionAid non può identificare questa persona o l’ospedale in cui lavora per proteggere la sua incolumità.
“Abbiamo sentito un barlume di speranza quando gli aiuti sono finalmente arrivati a Gaza. Oggi siamo di nuovo nella disperazione. Questa è una punizione collettiva nei confronti di migliaia di donne, uomini e bambini che cercano disperatamente di vivere la loro vita in pace. A cosa servono 20 camion di forniture umanitarie se gli attacchi vengono intensificati contemporaneamente? Questi camion hanno rappresentato un momento di tregua per il popolo palestinese. I camion non sono stati sequestrati, eppure ora continuano le minacce di intensificare gli attacchi su Gaza che metteranno sempre più sotto pressione il sud del territorio” spiega Riham Jafari coordinatrice advocacy e comunicazione ActionAid Palestina.
“Anche in questa fase tardiva, esortiamo Israele a rinunciare a questa escalation e a mettere l’umanità al primo posto. Un orrore non può giustificarne un altro e continuiamo a chiedere un cessate il fuoco immediato e la fine della violenza in continua escalation” conclude Riham Jafari.
La situazione
Dal 7 ottobre, 1.688 bambini sono stati uccisi dai bombardamenti su Gaza. Ciò significa che in media 120 bambini muoiono ogni giorno mentre il mondo guarda. Se i bombardamenti su Gaza si intensificheranno, non solo moriranno altri bambini, ma i medici non saranno in grado di proteggere nemmeno i neonati nelle incubatrici.
L’OMS ha documentato 111 attacchi all’assistenza sanitaria nei territori palestinesi occupati dal 7 ottobre. Tra questi, 48 attacchi a Gaza, dove tre ospedali hanno subito danni così gravi da non poter più funzionare, e 63 attacchi all’assistenza sanitaria in Cisgiordania, che hanno colpito 58 ambulanze, tra cui 40 attacchi che hanno ostacolato la fornitura di assistenza sanitaria: 31 hanno comportato violenza fisica nei confronti delle équipe sanitarie.
La protezione dei civili e il rispetto dei diritti umani sono fondamentali. Ricordiamo a tutte le parti gli obblighi derivanti dal diritto internazionale:
– I civili non devono essere presi di mira e si deve fare il possibile per ridurre al minimo i morti e i feriti accidentali.
– Ospedali, scuole, luoghi di culto, infrastrutture pubbliche, strutture umanitarie e rifugi devono essere protetti dai combattimenti e non devono essere occupati dai combattenti o presi deliberatamente di mira.
– Il rapimento di civili è vietato dal diritto internazionale e tutti i civili tenuti in ostaggio devono essere rilasciati immediatamente.
Cosa si fa a Gaza?
ActionAid opera nei Territori Palestinesi Occupati da molti anni, sostenendo la popolazione che vive senza accesso ai servizi di base e ai più fondamentali diritti umani e libertà. ActionAid, attraverso i partner locali come l’ospedale di Al Awda, ha continuato a fornire servizi vitali. Grazie a partner come l’Associazione Wefaq per l’assistenza alle donne e ai bambini (WEFAQ) stiamo fornendo sostegno alle migliaia di sfollati che attualmente cercano un rifugio. Stiamo inoltre fornendo supporto psicosociale di emergenza oltre a distribuire pacchi alimentari e articoli non alimentari alle persone colpite. Ogni kit alimentare comprende pane, formaggio in scatola, fave, halva, carne in scatola, tonno, pasta tahini, ceci, olio d’oliva, marmellata, origano, timo, tè, salvia, zucchero, piatti e bicchieri di plastica. I kit per l’igiene contengono fazzoletti, carta igienica, sapone, assorbenti igienici, polvere per il bucato, detergenti, spazzolino da denti, dentifricio, shampoo, ecc.
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