Giugno è il mese dedicato al Gay Pride o semplicemente Pride. Il giorno 27 per le strade delle città in molte parti del mondo si vedranno sfilare cortei coloratissimi: omosessuali, transessuali, coloro che non si riconoscono in nessun genere, ma non solo, si ritroveranno per rivendicare ancora una volta i loro diritti non sempre garantiti. Per celebrare il pride i due social più utilizzati, Facebook e Instagram, si tingono con i colori dell’arcobaleno.
I colori dell’arcobaleno per celebrare il Pride su Facebook e Instagram
Lo scopo dell’iniziativa promossa per il Pride su Facebook e Instagram è semplice: manifestare sostegno, anche se a distanza, alla community LGBTQ+ nel mese a lei dedicato. Il nuovo logo di Facebook dedicato al Pride, realizzato in collaborazione con Jasmina El Bouamraoui (EL BOUM), vuole, infatti, comunicare l’idea di diversità e inclusione insieme a divertimento e autenticità. Come fare per partecipare a questa grande onda colorata? Utilizzando, per esempio, i sei nuovi adesivi di Instagram in tema Pride realizzati in collaborazione con tre creator internazionali: Rosa Nozari @yallaroza dal Canada, Leandro Assis @lebassis dal Brasile e Ari Liloan @madeby_ari dalla Germania (ma di origini italiane). Su Facebook e Messenger, in più, sono disponibili anche cornici, sfondi o anche nuovi avatar da utilizzare nei commenti come sostegno ai membri della community.
Via agli ashtag
Cosa sono i post senza hastag? Cieli senza stelle, alberi senza rami e così il team di Instagram, in collaborazione con il portale GLAAD, ha selezionati quelli più popolari e significativi per la comunità LGBTQ+, i Rainbow Hastag quali #pride, #pridefamily, #gayvisibility e #genderfluid. L’utilizzo di questi hastg nelle Storie colorerà il cerchio che incornicia la foto con quelli dell’arcobaleno per 24 ore, per la durata, cioè, della storia.
Giugno: il mese del gay pride
Perché il mese di giugno è dedicato al Gay Pride? La scelta è caduta su questo mese in memoria dei moti di Stonewall. La notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 dei poliziotti fecero irruzione nello Stonewall Inn, un bar notoriamente frequentato da persone omosessuali nel quartiere Greenwich Village di New York. Non fu la rima retata contro gli omosessuali ma fu la prima volta che questi ultimi si ribellarono e l’anno seguente, il 28 giugno, si tenne a New York la prima parata gay. Sfilare per le strade delle città per le persone omosessuali, transessuali o chiunque si ritrovi nella comunità LGBTQ+ significa porre sotto i riflettori il proprio diritto a essere accettati dalla società e a vivere una vita piena.