Uno dei temi più “caldi” in questo momento in ambito politico ed economico è quello legato al gas ed al rischio di lockdown energetico. Come nasce? Perché esiste questo rischio?
Il rincaro del gas e del metano
Il gas è diventato più caro. Una realtà molto preoccupante per le nostre tasche e lo possiamo notare non solo dalle bollette diventate più esose ma anche dal costo del carburante, del GPL e del Metano. Il prezzo per quest’ultimo si è infatti alzato fino ai 2,20 euro al chilogrammo e di conseguenza il prezzo di un pieno è schizzato ad un costo pari al triplo rispetto al mese scorso.
Una situazione senza precedenti ma a cosa è dovuto? Secondo Federmetano, l’aumento del prezzo di questa materia prima è dovuta a diverse motivazioni:
- bassi livelli di stoccaggio nei siti europei dovuti a un inverno di lunga durata;
- ripresa dell’economia asiatica con grande richiesta di energia;
- forniture di GNL via nave dirottate verso l’Asia e in generale verso mercati disposti a pagare di più;
- tagli di forniture verso l’Europa dalla Russia a causa di manutenzioni programmate;
- ritardi nelle autorizzazioni a esercire nuovi metanodotti di importazione.
Gas e rischio lockdown energetico
E’ così irreale un lockdown energetico? Ora come ora no, non lo è. I prezzi sono alle stelle e soprattutto la ripresa economica sta aumentando la domanda di gas che non può essere colmata. Aumentano i prezzi, aumenta la richiesta ed in mancanza di risposta potrebbe esserci in cambio… nulla.
Il governo Draghi ha già pensato ad uno stanziamento di 10-15 miliardi di euro per far fronte ai costi in bolletta, specialmente per le fasce più deboli. Una soluzione che potrebbe scongiurare delle bollette salatissime per gli italiani?