L’Italia, a seguito del Referendum di qualche anno fa ha detto addio al nucleare ma le centrali non si possono spegnere come si fa con l’interruttore della luce a casa, si sa, e quindi sono stati creati organismi appositi dediti alla dismisione delle stesse.
Si è riunito presso la centrale nucleare del Garigliano il settimo Tavolo della Trasparenza sulle attività di dismissione dell’impianto, convocato dall’assessore all’Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, Domenico Zinzi, presidente della Provincia di Caserta, Lamberto Matteocci dell’Ispra, Patrizia Gaetano, sindaco di Castelforte, Paolo Graziano, sindaco di Minturno, gli assessori dei Comuni di Sessa Aurunca e Itri, Paolo Rossi del ministero della Salute, funzionari di Arpa Lazio e Arpa Campania, il management Sogin e i rappresentanti di varie associazioni del territorio.
Nel corso della riunione Sogin (soggetto incaricato) ha illustrato i lavori di decommissioning e gestione dei rifiuti radioattivi già realizzati e in corso nell’impianto del territorio campano.
Per quanto riguarda il camino della centrale, nel marzo 2014 Sogin ha iniziato i lavori che porteranno al suo smantellamento entro febbraio 2016. In particolare, in questo periodo è stata impermeabilizzata l’area di cantiere ed è stato costruito all’esterno del sito il mock-up del camino alto 12 metri. Tale struttura permette di collaudare i sistemi e i macchinari che saranno impiegati nella decontaminazione e demolizione del camino e di formare il personale. E’ anche terminata la costruzione del robot di scarifica. Inoltre, stanno per concludersi i lavori di consolidamento della struttura, alta 95 metri, per consentire che tutte le attività si svolgano nella massima sicurezza. Al termine dello smantellamento, nella stessa area sarà realizzato un nuovo camino alto 34 metri, un’altezza quasi tre volte inferiore a quella dell’attuale, sufficiente per lo scarico degli effluenti aeriformi necessari per i successivi lavori di decommissioning. Il progetto e la tecnologia adottata garantiscono che non vi sarà alcun impatto sull’ambiente.
Sono terminate le operazioni di bonifica della trincea 3 e sono in fase conclusiva i lavori di bonifica della trincea 2. E’ terminata la progettazione della struttura di contenimento per la trincea 1, di cui è stato avviato l’iter di committenza.
Fra le attività realizzate nell’ultimo periodo, vi sono la ristrutturazione di un edificio, che ospitava l’impianto diesel d’emergenza, per il suo adeguamento a deposito temporaneo e la costruzione di un nuovo deposito temporaneo, denominato D1, per gestire in sicurezza i rifiuti radioattivi pregressi e quelli prodotti dalle attività di smantellamento. Dopo l’autorizzazione all’esercizio da parte di Ispra, nei due depositi temporanei sono stati trasferiti i rifiuti radioattivi prima stoccati nell’edificio turbine. Le due strutture saranno demolite al termine del graduale trasferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale, una volta disponibile.
In vista delle prossime attività, è stato ultimato il nuovo impianto elettrico ed è stato ripristinato il rivestimento protettivo esterno dell’edificio reattore, nell’ambito delle predisposizioni per lo smantellamento dei componenti interni e delle prescrizioni per garantirne integrità.
Le altre attività in corso e programmate riguardano: il trattamento dei rifiuti radioattivi contenenti amianto; la realizzazione del sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi, denominato Radwaste; la riattivazione dei sistemi ausiliari dell’edificio reattore, nell’ambito delle operazioni di smantellamento e decontaminazione dell’isola nucleare; lo smantellamento dei sistemi e dei componenti del ciclo termico dell’edificio turbina, che verrà adeguato a deposito temporaneo; l’avvio dell’iter di gara per la demolizione del serbatoio in quota.
Tutte le operazioni che Sogin svolge sono autorizzate e vigilate dai diversi enti, nazionali e locali, tra i quali l’Ispra e l’Arpa Campania. Nel sito del Garigliano è attiva, sin dagli anni della sua costruzione, una rete di sorveglianza radiologica ambientale che monitora costantemente le matrici ambientali del territorio. I risultati dei monitoraggi sono inviati annualmente all’Autorità di controllo Ispra e resi pubblici. La rete è stata integrata per avviare il programma di monitoraggio convenzionale, in linea con quanto previsto dal Decreto di compatibilità ambientale.
Per quanto riguarda la localizzazione e realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, Sogin sta lavorando per redigere la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) ad ospitare la struttura, che sarà consegnata a Ispra e ai Ministeri competenti all’inizio di gennaio 2015.