Sarà il Teatro Elicantropo di Napoli a ospitare, giovedì 21 febbraio 2019 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 24)Game Over, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Sergio Savastano e Federico Torre, affiancati, in scena, da Bruno de Filippis e Gabriele Basile, presentato da Home Made Prod.
Game Over racconta la storia di due killer di un’organizzazione segreta che si occupa dell’eliminazione fisica di personaggi scomodi ai poteri forti.
In scena due killer, non più giovani, ormai assuefatti al loro lavoro, due personaggi grigi senza una propria identità, sono abituati ormai ad uccidere come una qualsiasi altra attività.
I due protagonisti, immersi ognuno nel proprio mondo, apparentemente uniti ma al tempo stesso distaccati, attendono di eseguire il loro compito come sempre, ma questa volta il finale sarà spiazzante.
Game Over pone l’attenzione su un fenomeno che passa spesso inosservato, cui si dedicano special televisivi, articoli in prima pagina. Poi, tutto passa, è ricondotto alla “normalità” di semplice suicidio o di un “omissis”, e non ci si sofferma su aspetti che, invece, se approfonditi, sembrano essere proprio lì, chiari e lampanti per tutti.
Stiamo parlando dei tanti omicidi misteriosi fatti passare per suicidi, come quelli di alcuni testimoni della strage di Ustica, quelli di alcuni testimoni importanti nelle indagini di Tangentopoli del 1992 o, ancora, quello più recente di David Rossi, responsabile dell’ufficio pubbliche relazioni della banca MPS.
“L’idea iniziale che avevamo avuto – affermano gli autori – era quella “semplicemente” di mettere in scena Il Calapranzi di Pinter. E con questa intenzione mettemmo mano al copione, decidendo di seguirlo fedelmente. Col tempo e molte letture dopo, abbiamo visto che l’idea originale stava evolvendo in qualcos’altro. In qualcosa di “nostro”. Mantenendo l’atmosfera pinteriana e rapportando il tutto in un contesto a noi più vicino, con l’occhio a ‘tipi’ e ‘topos’ decisamente mutuati dalla filmografia poliziesca americana degli anni ’70, abbiamo scritto qualcosa di nuovo”.
Ispirandosi ad ambientazioni tipicamente pinteriane, gli autori conducono in un’atmosfera cupa, claustrofobica, non disdegnando un excursus nel clima della cinematografia poliziesca americana degli anni ’70, da Pollack a Siege, passando per Frankenheimer, dove ciò che apparentemente segue un filo logico, evolve inaspettatamente in altro epilogo.
Con Game Over, intriso di atmosfere da teatro dell’assurdo, Sergio Savastano e Federico Torre provano a “risvegliare” l’attenzione sugli strani fenomeni delle più famose morti misteriose e irrisolte.