Il mondo dei videogiochi
Game Over di Herbert Zambelli edito da Pav, è un romanzo adrenalinico. Un folle gioca con la vita di ragazzi appassionati di video games, che si ritrovano incastrati in un gioco mortale con altre centinaia di giocatori sparsi per il mondo. Herbert Zambelli, autore di Game Over, è un appassionato di videogiochi e nel romanzo è descritta una realtà che conosce alla perfezione, e che ci presenta nelle sue diverse sfaccettature. Ad appassionare i lettori non sarà solo l’argomento, ma anche la tensione, che Herbert Zambelli mantiene sempre viva ogni volta che si consuma un nuovo omicidio.
Ad indagare sulla catena di vittime è il commissario Inverni, personaggio chiave del libro insieme a Roberto, l’allenatore dei gamers, e a Maverik, che fa partire la miccia aggiunta alla bomba che presto sarebbe esplosa…
Abbiamo avuto l’opportunità e il piacere di fare una breve chiacchierata con l’autore di Game Over, al quale abbiamo rivolto alcune domande sul suo romanzo, e non solo.
Game Over di Herbert Zambelli: Intervista all’autore
Com’è nato Game Over? Avevi già in mente la storia?
Game over è nato nel 2013, volevo raccontare un mondo, quello dei videogiochi e più in particolare, i tornei che si svolgono in tutto il mondo, in modo romanzato, visto che a quel tempo io ed un gruppo di amici ci divertivamo a sfidare altre persone nei tornei organizzati in Italia, soprattutto per i giochi di guerra (battlefield era quello che utilizzavamo maggiormente). Così ho iniziato a scriverlo, inserendo una vendetta ed un commissario che indaga. Volevo raccontare di un mondo che spesso viene demonizzato, facendo vedere i due volti di una stessa medaglia.
Nel tuo protagonista c’è qualcosa di te oppure ti sei ispirato a un personaggio o una persona che hai realmente conosciuto?
Uno dei protagonisti, Roberto, allenatore di un clan (denominazione dei gruppi di giocatori) è il mio alter ego, ho cambiato il nome ma ho mantenuto il mio nikname, inoltre ho inserito il nome del mio clan, e i nik degli amici con cui giocavo in quel periodo, ritenevo che rendesse il tutto più credibile. Il cattivo invece è il risvolto della medaglia, colui che con i soldi può comprare ogni cosa anche la finta amicizia. Inverni il commissario che indaga, era già stato protagonista di un altro romanzo che pubblicai nel 2012
Che rapporto hai con i libri? Sei onnivoro o leggi solo alcuni generi?
Adoro il genere thriller, su tutti King, ma mi piacciono anche Poe e Lovercraft, leggo un libro alla settimana, in questo periodo mi piace leggere gli scrittori emergenti, devo dire che ho letto dei libri veramente belli di perfetti sconosciuti che meriterebbero una visibilità maggiore.
Ho chiesto a molti scrittori emergenti di parlarmi delle loro abitudini di scrittura. A te piace scrivere a casa in silenzio oppure riesci ad essere creativo anche in ambienti caotici?
Io ho un modo mio di scrivere, quando lo faccio sono quasi in ginocchio, il pc devo sovrastarlo, non amo particolarmente il silenzio, metto musica solitamente AC\DC. Se devo scrivere pezzi particolarmente impegnativi spengo il cellulare, vicino al pc non manca posacenere e sigarette.
Sul tuo profilo facebook sono postate diverse foto di te che canti e fai concerti. Qual è il tuo vero amore, la scrittura o la musica?
Io adoro scrivere e cantare, sono i due modi in cui, libero la mente. Canto in un gruppo ormai da ventidue anni, siamo una cover band rock, proponiamo cover di musica anni 70 80. Penso che scrivere sia un prolungamento della mia passione per l’arte.
Progetti per il futuro?
Ho la riedizione del mio primo romanzo che dovrebbe uscire a fine anno dal titolo “Tre passi nel delirio”, sono quasi in fase editing, con un romanzo scritto in collaborazione con altre due scrittrici emergenti che si intitola “Paso doble”, ho scritto tutte le parti che raccontano di Roberto, un Killer seriale che viene aiutato dalla sorella con cui ha un rapporto di simbiosi, saranno braccati da un commissario donna. Inoltre, sto scrivendo un terzo romanzo sul commissario Inverni che dovrebbe chiudere la sua saga il titolo provvisorio è “Sciarada”.
Ringraziamo Herbert Zambelli per la disponibilità e ci associamo al suo pensiero, consigliando a tutti i lettori, di rischiare una volta e leggere uno scrittore emergente, potreste accorgervi che ne vale la pena!.