Da qualche anno si parla della necessità di riorganizzare il settore del gambling in Italia, e il 2024 sembra finalmente l’anno giusto per questa svolta. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha ultimato il nuovo quadro normativo per le concessioni del gioco d’azzardo online e lo ha presentato al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Se questo piano verrà approvato, farà parte del decreto che rivoluzionerà l’intera legislazione italiana sul gioco d’azzardo, sia online che fisico.
Risoluzione delle dispute e nuovi termini di concessione
Uno degli obiettivi principali di questa riforma è risolvere le controversie legali tra ADM e gli operatori con licenza, in particolare per quanto riguarda i termini di rinnovo delle concessioni. Secondo il piano, se l’iter di approvazione procederà senza intoppi, le nuove concessioni saranno rilasciate entro la fine del 2024, avranno una durata di 9 anni e costeranno 7 milioni di euro ciascuna. In precedenza, il Governo Italiano aveva sospeso la revoca delle concessioni in scadenza nel 2023 e nel 2024, in attesa della nuova regolamentazione.
Un costo decisamente maggiore per le licenze
Il costo delle licenze, fissato a 7 milioni di euro, rappresenta un aumento significativo rispetto ai 200.000 euro previsti nel 2018, con un incremento di ben 35 volte. Nonostante l’aumento, il Ministero delle Finanze lo ritiene un adeguamento necessario per il settore. Oltre alla quota d’acquisto iniziale, le licenze saranno soggette anche a una tassa annuale del 3% calcolata sul Gross Gaming Revenues (GGR), ovvero il rendimento lordo di gioco, corrispondente alla spesa totale dei giocatori.
Entrate previste e nuove regole per gli operatori
L’aumento del costo delle licenze dovrebbe garantire al governo entrate di circa 350 milioni di euro nel biennio 2024-2025. Inoltre, le nuove norme prevedono che gli operatori gestiscano un’app per ogni prodotto di gioco e un unico sito web per concessionario, vietando la creazione di siti affiliati di skin gambling. Le nuove piattaforme dovranno implementare dei limiti di gioco che potranno essere impostati direttamente dai clienti, oltre ad inviare notifiche quando tali limiti si avvicinano al superamento.
Prima dell’adozione definitiva di queste nuove regole tecniche, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà sottoporle alla Commissione Europea per una valutazione. Questo processo comporta un periodo di tre mesi di “stand still” – una clausola che prevede un obbligo di sospensione dell’attività normativa durante la valutazione dell’accordo.
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