Galileo a quota 26. Quattro satelliti del sistema di navigazione europeo sono stati lanciati a bordo di un razzo Ariane 5 dallo spazioporto europeo di Kourou, quando in Italia erano le 13 e 25. Circa nove minuti dopo il decollo è avvenuta la separazione dello stadio superiore del razzo: la prima coppia di satelliti è stata rilasciata circa 3 ore dopo seguita dalla seconda, circa 20 minuti dopo.
Il quartetto si è poi posizionato all’altitudine prevista, circa 22.922 km. Nei prossimi giorni i satelliti verranno posti nelle loro orbite definitive per poi iniziare un periodo di test della durata di sei mesi, che servirà a testare le loro funzionalità prima che possano unirsi al resto della costellazione.
Il lancio – il numero 99 per Ariane 5 – porta la costellazione omonima da 22 a 26 satelliti necessari per la piena operatività del sistema, migliorando ulteriormente la precisione e la copertura globale dopo l’offerta fornita dai primi servizi nel 2016 che comprendono la navigazione per ricerca e salvataggio tramite la localizzazione satellitare. L’Italia ricopre un ruolo fondamentale nel programma grazie alla sua industria e ai centri di ricerca sul territorio nazionale che supportano lo sviluppo delle infrastrutture dedicate alla costellazione.
Ad oggi, più di 100 milioni di dispositivi commerciali utilizzano i servizi di Galileo e anche se la fase di implementazione è terminata, la costellazione continua a migliorarsi, con la preparazione di altri 12 satelliti che fungeranno da pezzi di ricambio in orbita e da sostituti per i satelliti più vecchi lanciati nel 2011. In questo modo la nuova generazione di dispositivi che verrà lanciata nel prossimo decennio, sarà in grado di fornire prestazioni e servizi sempre più elevati.