(Adnkronos) – Stop graduale alla produzione di energia da carbone entro la prima metà del 2030. Lo hanno stabilito i ministri del G7 Clima, Energia, Ambiente. E’ quanto si legge nella dichiarazione finale del summit che si chiude oggi a Venaria Reale. L’alternativa è “una sequenza temporale coerente con il mantenimento del limite di 1,5°C di aumento della temperatura a portata di mano, in linea con i percorsi net-zero dei paesi”. I ministri del G7 Clima, Energia e Ambiente “riaffermando l’importanza di accelerare il diffusione delle energie rinnovabili” si impegnano inoltre “pienamente nella realizzazione dell’obiettivo globale di triplicare la capacità installata di energia rinnovabile entro il 2030 ad almeno 11 Tw e di garantire un’azione decisiva per mitigare le sfide legate alle autorizzazioni, al finanziamento e all’accettazione sociale per colmare il divario di 2000 Gw nel 2030”.
Stop alla produzione di energia dal carbone
“Ribadiamo le nostre preoccupazioni in merito alla gravità e all’urgenza delle crisi globali, interconnesse e che si rafforzano reciprocamente, dei cambiamenti climatici, di perdita di biodiversità e inquinamento così come desertificazione, degrado del territorio, del suolo e degli oceani, scarsità d’acqua, siccità e deforestazione che rappresentano una minaccia globale per lo sviluppo sostenibile”, si legge. “Questi problemi aggravano ulteriormente i disagi economici e sociali, le minacce sanitarie e i danni ambientali, l’accesso all’energia, le sfide alla sicurezza e i problemi di sicurezza esistenti – scrivono ancora – Per affrontare queste sfide, riaffermiamo il nostro impegno ad attuare azioni concrete immediate, a breve-medio termine in questo decennio critico”.
“Nell’affrontare la triplice crisi globale, ricordiamo i nostri impegni esistenti nei settori del clima, dell’energia e ambientale, compreso il raggiungimento di emissioni nette zero (Ghg) entro il 2050, al più tardi, per mantenere a portata di mano il limite di 1,5°C di aumento della temperatura, in linea con la piena attuazione della decisione Cma.5 sul Global Stocktake (Gst), e realizzare la trasformazione del sistema economico e sociale verso economie a zero emissioni nette, circolari, resilienti ai cambiamenti climatici, prive di inquinamento e rispettose della natura e verso l’arresto e l’inversione della tendenza alla perdita di biodiversità entro il 2030, in modo integrato, garantendo al tempo stesso una crescita economica sostenibile e inclusiva e lo sviluppo, rafforzando la resilienza delle nostre economie e accelerando la transizione energetica”, si legge.
Una coalizione per l’acqua
Impegno a istituire coalizione per l’acqua Inoltre, “riconoscendo l’importanza dell’acqua per lo sviluppo sostenibile, la prosperità e la pace e la necessità di farlo azioni concrete”, i ministri del G7 Clima, Energia e Ambiente riuniti a Venaria Reale si “impegnano “a istituire una Coalizione del G7 per l’acqua” con l’obiettivo di “identificare obiettivi e strategie comuni per catalizzare ambizioni e priorità condivise per affrontare la situazione globale della crisi idrica e a integrare l’acqua e la sua rilevanza intersettoriale in modo efficace e coerente nei forum e nei processi esistenti, ad aumentare l’attenzione politica sull’acqua a livello globale e l’impatto del G7 per integrare altre iniziative globali”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)