People, planet, prosperity: sono questi i temi intorno ai quali è girato il G20, il forum dei ministri degli Esteri tenutosi a Matera dal dal 28 al 30 giugno. Un’occasione per riunire allo stesso tavolo 32 Paesi aderenti a discutere di pandemia, di benessere delle persone, di ambiente e di innovazione digitale. Il G20 2021 di Matera ha seguito di due settimane il G7 di Cornovaglia.
People…
Dare una risposta concreta ai danni provocati dalla pandemia significa non limitarsi a soluzioni che guardino alla semplice contingenza ma puntare a obiettivi più a lungo termine. Iniziano con questa considerazione i lavori del G20 che si pone come guida naturale per una ripresa economica e non solo. Bisogna tornare a un nuovo umanesimo, una nuova era nella quale le persone e il loro benessere siano al centro di ogni intesa. Mettere al centro le persone significa lavorare per abolire le disuguaglianze, la povertà redistribuendo le ricchezze e tutelare le categorie più fragili come i giovani, le donne e i lavoratori precari. In ogni caso l’attività umana non dovrà più compromettere la salute del pianeta.
… Planet e Prosperity
Tutelare la salute del pianeta è una sfida importante per il G20 che sta lavorando su grandi temi quali i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, il degrado dei suoli. Temi sui quali si discute già da tempo e che richiedono soluzioni immediate soprattutto alla luce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Bisogna lavorare seriamente alla transizione verso economie green. A questo proposito l’appuntamento di Matera si propone come punto cruciale verso la 26ma Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26). La costruzione di un mondo più equo non può ignorare, inoltre, la rivoluzione tecnologica che ha investito il nostro pianeta. La tecnologia in questi anni ha significato nuove opportunità ma anche strumento di sperequazione e precarietà. Perché essa possa dare il massimo deve diventare un’opportunità per tutti. Vale a dire che è necessario garantire a tutti l’accesso a internet e a programmi di alfabetizzazione digitale, come è necessario utilizzare la tecnologia per migliorare i servizi (quelli sanitari in primis) e condividere dati essenziali.
I ministri degli Esteri riuniti nel forum del G20
Il primo G20 risale al 1999 quando una serie di crisi finanziarie resero necessario mettere intorno allo stesso tavolo i ministri delle finanze e i governatori di banca dei 20 Paesi più industrializzati. Vi partecipano, infatti, i Paesi del G7 (Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Giappone), quelli del BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) con l’aggiunta di Argentina, Arabia Saudita, Australia, Corea del Sud, Indonesia, Messico, Turchia. Le ultime edizioni hanno visto in qualità di ospiti Spagna e Paesi Bassi. L’Unione Europea vi partecipa in qualità di membro coordinatore e il NEPAD in rappresentanza del continente africano. Questi Paesi insieme rappresentano i due terzi della popolazione mondiale, l’80% del PIL mondiale e ogni anno si confrontano sulle strategie da adottare per un’internazionalizzazione dell’economia che tenga conto delle esigenze di tutti i partecipanti.