Fuocoammare il documentario di Rosi sugli sbarchi degli immigrati a Lampedusa è fuori dalla corsa per gli Oscar come miglior film straniero. Reduce vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, la pellicola candidata in Italia, non figura tra i partecipanti tra i 9 titoli selezionati per competere alla nomination dell’Academy.
I membri dell’Academy hanno preferito ‘Tanna’ Australia; ‘It’s Only the End of the World’, Canada; ‘Land of Mine’, Danimarca; ‘Toni Erdmann’, Germania; ‘The salesman’, Iran; ‘The King’s Choice’, Norvecia; ‘Paradise’, Russia; ‘A man called Ove’, Svezia e ‘My life as a zucchini’, Svizzera. Il film documentario ambientato a Lampedusa è stato invece incluso nei giorni scorsi nella pre-lista dei documentari. Il film di Gianfranco Rosi resta comunque in corsa come documentario anche per gli Oscar ed è già entrato nella lista ristretta dei quindici documentari che diventeranno cinque il giorno delle nomination, il 24 gennaio, un mese prima della cerimonia dell’Academy a Los Angeles, il 26 febbraio.
Pochi giorni fa Gianfranco Rosi, in seguito a un incontro, aveva raccontato l’emozione che lo lega a questo film e le sensazioni, forti e contrastanti, che vive ogni volta che ne deve parlare: «Girandolo ho filmato la morte, un’esperienza che è sempre rimasta con me… Anche quando vinci un premio non puoi mai essere completamente felice perchè conosci bene tutta la sofferenza che c’è dietro quelle immagini. Spero che averlo fatto possa creare consapevolezza su una tragedia che riguarda tutto il mondo».