Ad annunciarlo è l’OMS. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità attuare una convinta politica di controllo anche attraverso le tasse sul tabacco e l’aumento del prezzo sulle sigarette può far risparmiare miliardi di dollari e salvare milioni di vite. L’OMS ricorda che sono 6 milioni le persone che oggi muoiono per il fumo e la maggioranza delle vittime si concentra proprio nei paesi in via di sviluppo.
Se l’economia del tabacco non è controllata, l’industria del tabacco costerà agli Stati più di 1000 miliardi di dollari spesi in spese sanitarie per la cura di malattie cardiache e del cancro. L’attuazione delle misure di controllo comporterebbe un’inversione di tendenza e un calo del 9% dei fumatori.
L’OMS dichiara che i ricavi annuali delle accise dalle sigarette potrebbero aumentare globalmente del 47% , pari a 140 mld di dollari, se tutti i paesi aumentassero le accise di circa 0.80 dollari per pacchetto. In aggiunta, fa notare l’OMS, questo aumento della tassazione consentirebbe di far aumentare i prezzi al dettaglio delle sigarette di circa il 42%, portando ad una diminuzione dei fumatori pari al 9% che equivalgono a 66mln di fumatori in meno.
Le misure di controllo sul tabacco non danneggiano di fatto l’economia: il numero di posti di lavoro collegati alla produzione di tabacco è diminuito in molti paesi, soprattutto riguardo l’innovazione tecnologica e la privatizzazione delle aziende manifatturiere. Programmi di coltivazione in sostituzione del tabacco offrono a chi coltiva il tabacco opzioni alternative.