Il progetto FREEFORES, iniziato il 26 giugno 2017, si concluderà alla fine del 2019. Coinvolge quattro istituti del Cnr dislocati sul territorio nazionale (Ivalsa, Isa, Isb, Istec) ed una unità operativa interna del Dimeila Inail.
Attraverso una serie di ricerche multidisciplinari si è voluto apportare un contributo nella riduzione da esposizione da formaldeide, riclassificata come cancerogeno dal 1 gennaio 2016 Regolamento (UE) n.491/2015, per i lavoratori dell’industria del legno e degli arredi, mettendo a punto resine organiche e inorganiche particolarmente eco-compatibili.
Progetto FREEFORES: la sperimentazione
La sperimentazione avrà un effetto positivo sia in termini economici che di sostenibilità ambientale. Si aprirà, non solo la possibilità di eliminare l’uso della formaldeide e di composti tossici (quali fenolo, resorcinolo, ammine ed isocianati) nel ciclo produttivo del legno, limitando la contaminazione ambientale occupazionale, ma anche, di introdurre nella loro produzione materiali naturali di scarto che possono attivare una economia circolare e ridurre il conferimento a discarica di alcuni prodotti sia minerali che vegetali.
Questo fa sì che le finalità del progetto rientrino pienamente nell’ottica della politica indicata dall’Unione Europea per la realizzazione di una economia sostenibile nel 2020.
Progetto FREEFORES: meeting finale
Il meeting finale del progetto avrà luogo alla fine 2019 presso l’Accademia dei Georgofili (Firenze). Il convegno avrà un duplice obbiettivo: divulgare i risultati raggiunti, avvicinare e rafforzare il network internazionale degli stockholders coinvolti su questo tema.