21 marzo: ha inizio la primavera che simbolicamente è rinnovamento, speranza, attesa del buono che verrà. Le innumerevoli vittime della Mafia vivono questo “passaggio” in modo ancora più emblematico: nonostante qualcosa si sia spezzato e li accompagni come un macigno sull’anima, in loro aleggia un costante desiderio di rinascita. Tutti noi quotidianamente, attraverso racconti di storia vissuta e manifestazioni che inneggiano ad una giustizia vera e profonda, ci confrontiamo con la possibilità di dare un volto nuovo alla sofferenza. Non dimenticare ciò che è stato, adoperarsi in direzione di un cambiamento e coinvolgere i giovani in azioni solidali sono doveri morali imprescindibili.
Così, in vista della XIX edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” che si svolgerà il 22 marzo a Latina, Frattamaggiore ha voluto dare il suo segnale. Il CSV di Napoli, che opera da sempre con il principale obiettivo di sostenere e qualificare le attività di volontariato, porta avanti il progetto “Scuola e Volontariato”. In seno a quest’ultimo è nata l’idea di una marcia di impegno civile, organizzata da Sottoterra Movimento Antimafie per venerdì 21, con raduno alle ore 9.30 nel piazzale dello Stadio Ianniello di Frattamaggiore.
Ne abbiamo approfondito gli aspetti con i volontari di Sottoterra Movimento Antimafie.
Cos’è Sottoterra Movimento Antimafie? Quali sono i vostri obiettivi e con chi collaborate?
Sottoterra è un movimento antimafie operante tra le province di Napoli e Caserta. Lotta alla criminalità ed educazione alla legalità sono le sue linee guida. L’associazione, fondata sul contributo di volontari giovani e meno giovani, organizza iniziative legate alla cultura del vivere onesto; propone l’educazione alla legalità mediante l’attivazione di laboratori nelle scuole di ogni ordine e grado; promuove iniziative a favore della pace e della giustizia; realizza progetti di didattica ambientale. E’ inoltre un punto d’informazione riguardo la cultura della legalità e la lotta alla camorra anche attraverso l’organizzazione di seminari e congressi. Sottoterra vuole essere un occhio vigile sul territorio, raccogliere ogni tipo di denuncia e fare da tramite tra cittadino e istituzioni. Collaboriamo con molte realtà del territorio per creare reti solidali e di cittadinanza attiva, come il Coordinamento Comitati Fuochi e il Comitato ViviAmo la Città che raccoglie le associazioni di Frattamaggiore nel comune intento di unire le forze su tematiche di sostenibilità ambientale.
Che valenza assume questa marcia alla luce di quanto successo in passato e di quanto succede ogni giorno per colpa della Mafia? Perché proprio il 21 marzo?
Qualche giorno fa, nel documentario RaiStoria dedicato a don Peppe Diana si parlava di quanto vent’anni fa iniziative del genere sarebbero sembrate spaventose e impossibili solamente da pensare. Oggi invece sorgono movimenti spontanei e il 21 marzo in ogni comune c’è una marcia che coinvolge migliaia di ragazzi. Ci piace pensare che se anche uno solo di questi ragazzi possa distogliersi da una strada sbagliata, questa sia una vittoria. E che se una finestra si apre invece di sbarrarsi al nostro passaggio, questa sia la nascita di una nuova consapevolezza. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace. Nelle nostre terre tale data è particolarmente sentita perché prossima al 19, anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana di cui quest’anno ricorre il ventennale.
Come si inserisce questa marcia nel progetto “Scuola e Volontariato”? Da cosa nasce l’idea di coinvolgere gli studenti di Frattamaggiore?
Il progetto “Scuola e Volontariato” nasce dall’intento di avvicinare i ragazzi più giovani al mondo del volontariato. La marcia mira proprio a promuovere una partecipazione attiva della cittadinanza, partecipazione che deve avere il suo primo impulso tra i giovani. Gli studenti sono il terreno più fertile cui noi ci siamo sempre rivolti, essendo quest’ultimi in una fase delicata di formazione non solo scolastica ma anche personale. Per questo motivo il mondo del volontariato deve essere sempre un valido aiutante delle istituzioni scolastiche, prime interlocutrici della società e culle delle nuove generazioni. L’idea di coinvolgere gli altri studenti di Frattamaggiore è dei ragazzi dell’Isis Filangieri, veri promotori ed organizzatori dell’evento che hanno curato ogni minimo particolare con dedizione, entusiasmo e passione. Per tenere quindi vivo il ricordo delle vittime di mafia, il 21 marzo si leverà un’unica forte voce per le strade di Frattamaggiore.
Lo slogan di quest’anno è “Radici di memoria, frutti d’impegno”. Potete spiegarci il senso?
La marcia, così come la stessa giornata commemorativa, non deve essere un evento fine a se stesso, un momento meramente celebrativo utile solo a pulirsi momentaneamente le coscienze, bensì un’occasione di cambiamento. Affondando le radici nella memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la legalità, il banco di prova sarà far fruttare la promessa solenne dell’impegno, non con l’eroismo, ma con gesti quotidiani. Lo slogan di quest’anno è “Radici di memoria, frutti d’impegno” e per questa ragione chiediamo agli studenti di scendere in piazza con dei frutti realizzati da loro, che rappresentino la memoria delle vittime da ricordare. Sui frutti potranno apporre il nome della vittima, una frase, un disegno, ciò che vorranno ed ognuno potrà scegliere come ricordare e far vivere il sacrificio della persona uccisa dalla criminalità mafiosa. La piazza si riempirà così di frutti colorati di vita e di impegno, l’impegno di cui ciascuno ripartirà carico, dopo la manifestazione.
INFORMAZIONI:
http://www.sottoterra.org – sottoterrafrattamaggiore@gmail.com