Per il terzo anno consecutivo Relais & Châteaux rinnova la partnership con Slow Food. Dall’1 al 4 Ottobre oltre 200 Chef in tutto il mondo aderiranno a Food for Change, unendosi alla lotta contro i mutamenti del clima e per la difesa della biodiversità, proponendo sulle proprie tavole menu climate-friendly e partecipando a live talk.
Mentre il cambiamento climatico e l’impoverimento delle biodiversità avanzano a grande velocità, la pandemia di Covid-19 ha costretto l’intera popolazione mondiale a misurarsi, seppure momentaneamente, con nuove abitudini a ridotto impatto ambientale: la grande sfida a cui siamo chiamati è continuare a fare ogni giorno scelte più responsabili, green e slow.
Food for change: il progetto
Gli chef di Relais & Châteaux vogliono dimostrare, portando sulle loro tavole stellate ingredienti erroneamente considerati “poveri” e valorizzando il lavoro dei piccoli produttori locali, che un’alimentazione più sana e una filiera agro-alimentare più sostenibile sono davvero possibili.
“Per noi di Slow Food la tutela della biodiversità è la chiave per superare le tre crisi che stiamo vivendo: quella climatica, quella economico-sociale e quella sanitaria cui la pandemia di Covid-19 ci ha per la prima volta messo di fronte in maniera inesorabile. Crisi che sono subito diventate anche alimentari, mettendo in ginocchio sistemi già fragili – sottolinea Carlo Petrini, fondatore di Slow Food – E proprio in quest’ottica, in questo lungo viaggio di Terra Madre Salone del Gusto nei cinque continenti, Relais & Châteaux e la sua rete di 200 Chef che in tutto il mondo parteciperanno a Food for Change, si faranno ambasciatori di un messaggio dirimente: la biodiversità è l’unica via per nutrire il pianeta. Avere a cuore la salvaguardia della biodiversità significa infatti da un lato garantire a tutti l’accesso a un cibo buono, pulito e giusto; dall’altro, poiché intrinsecamente connessa con la tutela del capitale naturale, significa mettere la parola “fine” a un modello di sviluppo che genera ingiustizie ambientali e sociali“.
Un messaggio condiviso dalle oltre 580 Dimore associate a Relais & Châteaux, che nel 2014 hanno sottoscritto all’UNESCO un Manifesto con il quale si impegnano a tutelare l’ambiente e a valorizzare le diversità delle cucine e delle tradizioni legate all’ospitalità nel mondo.
Come ricorda il Presidente internazionale Philippe Gombert: “Relais & Châteaux è da sempre impegnata nella difesa della biodiversità. Il cibo è al centro di un dibattito politico, economico e sociale a cui vogliamo partecipare attivamente, con scelte responsabili per la società e la salute e il benessere dei nostri ospiti. Schierandoci al fianco di Slow Food onoriamo questo impegno e aiutiamo gli associati ad affrontare queste tematiche con coscienza ed efficacia“.
“Noi Chef giochiamo un ruolo importantissimo nella partita dell’alimentazione sostenibile, abbiamo una grande responsabilità. Con il nostro lavoro possiamo ispirare i clienti a scegliere prodotti locali e di stagione, ridurre gli sprechi, limitare il consumo di carne anche a casa.” – continua Olivier Roellinger, Vicepresidente Internazionale di Relais & Châteaux.
Quattro Chef di fama mondiale racconteranno il proprio impegno per la difesa delle biodiversità in una serie di Instagram Live Talk che andranno in onda sul profilo Instagram @relaischateaux e su IG TV ogni mercoledì dal 16 Settembre al 7 Ottobre. Gli appuntamenti saranno moderati da Charles Michel, artista, attivista, docente e divulgatore colombiano in prima linea nella lotta alle forzature del sistema alimentare moderno. Mercoledì 7 Ottobre l’Italia sarà rappresentata da Massimiliano Alajmo, che per la propria partecipazione a Food for Change ha scelto come ingrediente “hero” la zucca marina di Chioggia, incluso nell’Arca del Gusto di Slow Food e tra i prodotti più rappresentativi della lunga tradizione ortofrutticola della Laguna di Venezia.
Il programma degli appuntamenti Live prevede anche la partecipazione di Krista Garcia (Hotel Wailea alle Hawaii, USA), Pedro Bargero (Ristorante Chila a Buenos Aires), e Shinobu Namae (L’Effervescence, 2 stelle Michelin a Tokyo). Dall’1 al 4 ottobre 20 gli chef italiani proporranno nei loro ristoranti piatti e menu sostenibili a base di ingredienti stagionali e del territorio, possibilmente biologici e approvvigionati entro un raggio di 50 km, Presìdi Slow Food – tra cui il Vastedda della valle del Belice, il Fagiolo cosaruciaru di Scicli e il Bagòss di Bagolino – e prodotti dell’Arca del Gusto di Slow Food come le Fiche maschie a stocchetto, il Peperone di Voghera e il Mais spinato di Gandino