Eletto nel 2017 come Parco più Bello d’Italia, Villa Durazzo Pallavicini, geniale esempio di giardino romantico ottocentesco, piccolo angolo di paradiso della costa ligure, ha fatto da prestigiosa cornice all’evento FoodArt, firmato dalla Chef Tina Cosenza, in collaborazione con lo Champagne Veuve Clicquot.
Il percorso itinerante, articolato attraverso le magnifiche architetture disegnate da Michele Canzio (1840), ha condotto gli ospiti in crescendo di stupore; sia per gli occhi che per il palato.
Cinque stazioni di degustazione per raccontare l’eccellenza in tutte le sue forme: l’arte, i sapori di una terra difficile ma generosa e lo Champagne, sublime forma di arte in bottiglia. Gli ospiti sono stati accolti con dei freschi cocktails on the rocks a base di Veuve Clicquot Rich, il primo Champagne creato per la mixologia, per poi continuare la serata con Veuve Clicquot Saint-Pétersbourg, la Cuvée omaggio all’iniziativa audace e vittoriosa di Madame Clicquot che nel 1814, sfidando il blocco napoleonico, riuscì a spedire a San Pietroburgo il suo Champagne, decretando l’inizio della straordinaria fortuna della Maison in Russia.
I prodotti del territorio, esaltati dalla maestria della Chef del Ristorante Teresa (Genova Pegli) si sono sposati perfettamente con l’eccellenza delle bollicine Veuve Clicquot. Una collaborazione frutto della stima di questa prestigiosa Maison, nota da sempre per il sostegno alle donne più audaci e innovative, che ha deciso, infatti, di annoverare Tina Cosenza tra le donne-imprenditrici dell’Atelier Des Grandes Dames, network ideato per sostenere i talenti femminili dell’alta ristorazione che hanno saputo affermare la loro imprenditorialità e il loro stile professionale.
“È un onore per me poter presentare nella mia città, Genova, ricca di luoghi bellissimi ancora da scoprire, questo prestigioso evento” commenta Tina Cosenza “Devo ringraziare la Maison Veuve Clicquot, che da sempre crede nella mia cucina e Villa Durazzo Pallavicini, che ha voluto aprire le proprie porte ad un evento insolito che ne ha esaltato, ancor di più, la bellezza del suo parco”.