I mutui casa sono in crescita quest’anno (registrando un +29,2% nei primi sette mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013) ma le sofferenze ci sono ancora in quanto ciò è lo strascico del settimo anno della crisi economica che imprese, famiglie e banche hanno affrontato senza aiuti né statali né internazionali. La vera questione è rilanciare il Paese, sostenendo ogni piccolo segnale di ripresa. È quanto ha sostenuto in una recente intervista il presidente dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana) Antonio Patuelli.
Dati Istat alla mano, sappiamo che circa il 70% delle famiglie italiane dispone di un’abitazione di proprietà: quasi 18 milioni secondo l’ultima rilevazione statistica. Molti sono gli italiani che investono sugli immobili, così come quelli che ricorrono all’erogazione del credito da parte delle banche. Tuttavia, trattandosi di un mercato assai complesso e dalle numerose variabili, spesso risulta difficile districarsi tra le diverse possibilità e scegliere i mutui più vantaggiosi messi a disposizione dalle banche. L’Abi ha comunicato che sono in arrivo sino a 15 miliardi di euro per mezzo del Fondo di garanzia per la casa. Un accordo prossimo tra banche e Ministero dell’Economia e delle Finanze disciplinerà una serie di misure volte a facilitare le erogazioni dei mutui e meglio organizzare i sistemi garanzia degli istituti di credito. Un ulteriore step, questo, in direzione del mercato dei mutui e a sostegno dei nuclei in difficoltà. A beneficiarne, infatti, saranno principalmente i giovani under 35 con un reddito ISEE non superiore ai 40 mila euro, giovani coppie e nuclei familiari monogenitoriali con figli minori.
In particolare, il Fondo di Garanzia statale coprirà il 50% della quota capitale dei mutui ipotecari erogati per l’acquisto e l’ efficienza energetica degli immobili adibiti a prima casa non superiori ai 95mq (escludendo dalle agevolazioni abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi), fino a 200mila euro. Il fondo sarà gestito dalla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici)e interamente controllata dal Mef e potrà essere poi integrato da erogazioni di Regioni e Province autonome. Le banche e gli intermediari finanziari dovranno fare domanda telematica per accedere al fondo. Ulteriori dettagli saranno poi resi noti con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.