Fondi europei non utilizzati dall’Italia rischiano di essere restituiti. Secondo l’ultimo report di ActionAid e CGIL, l’Italia rischia di dover restituire fondi stanziati dall’Unione europea per l’attuazione del programma Garanzia Giovani. Garanzia Giovani è il programma dedicato ai NEET.
I NEET in Italia
La sigla NEET (Not in Education, Employment or Training) sta a indicare quella fascia di popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non sono impegnati in percorsi di studio o formazione e non hanno un’occupazione. In Italia ci sono circa 1,7 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e da oltre 6 mesi non seguono un percorso formativo. Il nostro Paese è il secondo nell’Ue con il più alto tasso di NEET (16,1%), preceduto solo dalla Romania (19,8%).
Il 2023 ha confermato che la maggiore incidenza di giovani NEET è stata registrata nel Sud e nelle Isole (28,4% contro il 11,7% del Nord). In Italia, dunque, il luogo in cui si vive incide ancora profondamente sulle opportunità formative e lavorative delle e dei giovani. Più precisamente, la Sicilia ha il tasso di incidenza più alto (32,2%), seguita dalla Campania (31,2%) e dalla Calabria (30,3%).
Le donne NEET
Lo scorso anno la quota di giovani donne NEET è aumentata di circa l’1% rispetto all’anno precedente arrivando a toccare il 59%. Quota che aumenta quando si parla di giovani di origine straniera (73%). Le donne NEET sono sempre molto più numerose rispetto agli uomini. Il motivo sta da sempre nel lavoro di cura familiare che ricade soprattutto sulle loro spalle. Le ragazze rappresentano infatti la quota maggiore (65%) di NEET definiti inattivi e tra loro il 30% delle giovani dichiara di non essere alla ricerca di lavoro perché impegnata nella gestione dei carichi di cura familiari di minorenni o persone non autosufficienti e il 21% per altri motivi familiari (es. è casalinga).
Per far fronte al forte aumento di giovani in condizione di NEET, a dicembre 2013, l’Unione europea ha promosso il primo intervento di politiche attive strutturato, Iniziativa occupazione Giovani (IOG). Finanziata nell’ambito della programmazione settennale 2014-2021, IOG è il principale strumento di attuazione del programma Garanzia Giovani, che in Italia prevede una dotazione finanziaria di circa 2,7 miliardi di euro.
Garanzia Giovani
Dall’analisi di ActionAid e CGIL risulta che Garanzia Giovani ha contribuito a reintrodurre nel mercato del lavoro solo il 26% della popolazione NEET del nostro Paese. Il programma in circa dieci anni (2014-2023) ha coinvolto circa l’82% della popolazione giovanile residente in Italia in condizione NEET. Ad accedere al programma sono stati soprattutto uomini (52%) di età compresa tra i 19 e i 24 anni (56,2%) residenti nel Sud Italia e nelle Isole (43,4%). Di questi, il 47,6% ha completato il percorso intrapreso, ma solo il 32% a sei mesi dalla fine del programma risulta occupata/o. Una quota che comprende prevalentemente giovani in una condizione di maggiore privilegio – 58,8% di uomini del Nord ovest e in possesso di un titolo di laurea (61%) – rispetto a coetanee/i residenti nei territori del Sud o del Centro e con bassi livelli di istruzione.
Fondi europei non utilizzati
Secondo la Ragioneria generale dello Stato a febbraio 2024, i pagamenti certificati ammontavano a 1,6 miliardi, ovvero il 62% dei fondi stanziati. È doveroso però specificare che si tratta di dati che restituiscono un quadro provvisorio che, se confermato al termine della rendicontazione, richiederà all’Italia di restituire all’Unione europea circa 1 miliardo di euro, mancando l’opportunità di contrastare un fenomeno che si stima costi allo Stato italiano circa 25 miliardi l’anno, l’1,4% del PIL italiano.
In copertina foto di Alexander Jungmann da Pixabay