La passione per la scienza contagia non più solo gli studenti delle scuole italiane ma anche gli insegnanti che hanno un ruolo cruciale nel far germogliare l’interesse verso la scienza e orientare gli studenti verso le carriere scientifiche. Per essere efficaci i docenti hanno bisogno di aggiornare le proprie conoscenze con programmi di formazione mirati in un campo in rapido sviluppo come quello delle Scienze della Vita. È con questo obiettivo che la Fondazione DiaSorin lancia il suo nuovo progetto, Mad for Science for Teachers, rivolto alla promozione delle competenze scientifiche e tecnologiche dei docenti delle scuole vincitrici del Concorso nazionale Mad for Science.
Intervista a Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin
Cos’è la Fondazione DiaSorin?
La Fondazione DiaSorin nasce per condividere il valore della scienza, per promuovere la cultura scientifica a partire dalle giovani generazioni e per sostenere le eccellenze nella scuola. Una testimonianza concreta dell’impegno di DiaSorin verso i talenti, il mondo della scuola e la società.
Come può essere coltivato l’amore per la scienza?
“L’amore per la scienza nasce sui banchi di scuola. Per trasferirlo ai giovani occorrono non solo strumenti e strutture adeguate, ma anche docenti che possano affrontare tematiche, esercitazioni e sperimentazione, padroneggiando le tecnologie più avanzate. Fare questo è parte integrante della nostra missione e questo nuovo progetto rappresenta un passo concreto nella promozione della formazione scientifica nelle scuole italiane“
Qual è il nuovo progetto della Fondazione?
Il nuovo progetto prevede diverse iniziative, tra cui la realizzazione di un ciclo di webinar con la partecipazione di importanti scienziati italiani: il primo appuntamento è stato con la prof.ssa Maria Rescigno, Vice Rettrice e Delegata alla Ricerca di Humanitas University, che ha tenuto l’incontro “Microbiota: il super-organismo dentro di noi”.
Cosa ci sarà poi?
A fine marzo verrà poi realizzato il workshop “Apprendimento orientato per problemi: il caso di M. R., un uomo di 42 anni con un tumore del colon”, tenuto da Ruggero Pardi, professore di Patologia generale all’Università Vita e Salute del San Raffaele.
Di cosa parlerà questo workshop?
Il workshop affronta, con la metodologia del problem-based learning, l’impatto della genomica nello studio e nell’individuazione delle malattie tumorali. Queste due iniziative si affiancano all’ormai consueto corso teorico-pratico dedicato ai docenti dei tre istituti primi classificati dell’ultima edizione del progetto Mad for Science, che si terrà a Milano, in collaborazione con il CusMiBio dell’Università di Milano.