Foglie d’erba, il cui titolo è tratto dalla nota raccolta di versi di quel Walt Whitman che diventa il poeta-vate del racconto, è una storia sul potere dell’educazione scolastica, sul dialogo spezzato fra generazioni che cercano di ritrovarsi, di ricomporsi alla luce di un incontro e verrà messo in scena dalla compagnia “Rumori fuori scena” al Teatro Polifunzionale nel ambito del Premio Aenaria.
La storia pone al centro un ragazzo, Eddy, che bighellona fuori da scuola, che ha deciso di fare sega per l’ennesima volta e se ne va a imbrattare muri con la bomboletta spray e a dormire.
Il suo prof di Letteratura lo vede e lo sveglia dal suo torpore instaurando un vero dialogo sulle cose ancora da salvare, perché “non c’è tempo da perdere” nella vita, perché quel principio oraziano del carpe diem è ancora valido, e c’è stato un film una volta che lo ha raccontato bene. Guarda caso, è proprio il film che quella mattina il prof farà vedere alla classe, ma come si fa a mostrarlo a Eddy, se lui non vuole entrare a scuola quel mattino? Non resta che raccontarglielo, ma modificando un po’ la storia, volgendolo al femminile, perché altrimenti Eddy si annoia ad ascoltare un film che parla di ragazzi degli anni Cinquanta.
Il prof mette in atto un racconto ambientato in un collegio femminile, con una severa e inflessibile preside e un Keating che viene a scombinarle quel mondo intessuto fra le maglie di regole vischiose che lentamente lui aggirerà proponendo un suo modello educativo, quello che smuove le coscienze, che induce a riflettere, a imparare un senso critico.