Intendiamo eleggere tre o quattro consiglieri
Annio Maiatico, medico di base, è candidato alle prossime regionali nella circoscrizione di Benevento per l’Udeur di Mastella. Cresciuto nella Gioventù Liberale, è stato prima consigliere comunale e poi vicesindaco di Benevento nelle fila del Partito Liberale Italiano, tra il 1980 e il 1992. Dopo un periodo di vicinanza a Forza Italia, Maiatico nel 2005 ha aderito all’Udeur, del quale dal 2007 è segretario provinciale beneventano.
Dott. Maiatico come si traduce in un partito cattolico come l’Udeur la sua formazione liberale, cultura politica risorgimentale così importante?
Guardi, l’Udeur nasce come partito di centro nel quale convivono le esperienze laica, ma non laicista, socialdemocratica e cattolica. La mia cultura liberale, quindi, qui si si trova benissimo. E’ stata proprio questa la scommessa di Mastella, tant’è che il nostro segretario campano è Di Donato, un ex socialista.
L’Udeur, con diverse sfumature che vanno dal luogo comune all’azione giudiziaria, viene spesso dipinto come un partito “di clientele”, fondato sulle clientele. Lei come risponde a chi fa tali insinuazioni?
E’ oggettivamente qualcosa di assurdo. Le clientele le fanno i partiti grandi, ma qui si usano due pesi e due misure. A Benevento siamo all’opposizione sia in comune che alla provincia, e se non crolliamo è perché siamo un partito fondato sull’amicizia e sulla condivisione di valori. Se ci basassimo sulle clientele, come dicono alcuni, non staremmo ancora qui. Se si guardano le carte dell’Arpac (si fa riferimento all’indagine della procura di Napoli in cui 65 persone, tra dirigenti e politici, sono inquisiti per reati quali truffa, corruzione e concussione in merito a 650 assunzioni all’Agenzia Campana per l’Ambiente, ndr.) si vede che sono coinvolti tutti i partiti, Italia dei Valori e Pd in testa, ma si è deciso di punire solo il partito piccolo. La Lonardo, accusata di una raccomandazione, è sottoposta da quattro mesi a una misura così grave (divieto di dimora in Campania e in sei province limitrofe, ndr.), mentre i camorristi vengono scarcerati.
A tal proposito l’assenza fisica della Lonardo sul territorio come incide sulla vostra campagna elettorale?
La sua assenza è certamente un handicap. Però, vede, è evidente a tutti che nei suoi confronti si è esagerato, che la Lonardo è sottoposta a un provvedimento che definisco violento. Questo crea nell’elettorato un moto di simpatia e solidarietà che nel complesso ci giova.
A che obiettivo punta l’Udeur?
Intendiamo eleggere tre o quattro consiglieri, e con questo consolidarci quale terza forza della coalizione, dietro Pdl e Udc.
L’elettore cattolico campano, scorrendo i simboli che supportano la candidatura alla presidenza di Caldoro, trova diverse liste che si richiamano alla tradizione della Democrazia Cristiana. Cosa gli direbbe per convincerlo a votare proprio Udeur?
L’Udeur è un partito che ha quei valori di riferimento, ma nato in Campania. Viviamo in un momento in cui l’asse politico è fortemente spostato verso nord, dove la Lega la fa da padrona. E’ importante, quindi, aiutare a crescere un partito radicato nel Mezzogiorno.
Roberto Procaccini