Un programma compatto e preciso, che difende e preserva giovani, immigrati e lavoro.
Tra le “Cento Irpine” e gli “Invisibili”
Franco Vittoria ed il suo network democratico “Cento Irpine” sta riscuotendo un grande successo e sta avvicinando molta gente al programma del Partito democratico campano. Solo in questo fine settimana, le tappe sono state più di venti ed è stato coinvolto l’intero elettorato del centrosinistra campano. Ieri, il consigliere candidato alla Regione Campania, ha fatto tappa a Quindici, poi a Petruro ed infine a Sperone. «C’è bisogno che questo partito cominci ad incrociare le reali esigenze della gente d’Irpinia. Non possiamo immaginare di rappresentare un cambiamento rimanendo così come è.» ha detto Vittoria, continuando «E allora la mia candidatura va letta anche in questa direzione: voglio salvare il Pd e tentare di rigenerarlo, perché diventi il partito delle regole e non un albergo a ore». Da elogiare è anche la campagna elettorale che sta conducendo tra gli “Invisibili” ovvero tra tutte quelle associazioni di volontariato, no profit, onlus, con lo scopo di analizzare ed affrontare le maggiori difficoltà inerenti il sociale nella provincia di Avellino: «parlando di invisibili parliamo dei cassintegrati, dei precari, degli insegnanti e dei docenti che hanno perso il posto di lavoro. Sono i talenti della giovane Irpinia che sono costretti ad emigrare fuori dalla provincia. Parliamo di tutto quell’universo di persone che rischia di essere messo definitivamente alla porta. Sono “gli altri” per cui non ci sono ancora risposte».
Ma uno degli incontri più importanti per il Pd di questa tornata elettorale si è tenuto venerdì presso il centro sociale “Samantha della Porta” di Avellino, luogo in cui si sono dati appuntamento i cinque candidati irpini al consiglio regionale insieme al candidato Presidente Vincenzo De Luca, i segretari regionali e provinciali Enzo Amendola e Caterina Lengua ed il primo cittadino di Avellino Giuseppe Galasso che, nell’occasione, ha definito sé stesso “il sesto candidato del Pd irpino”. In questa occasione, Franco Vittoria, presa la parola, è stato molto critico ed ha sostenuto la necessità , per il bene del partito, di essere quanto più vicini alla gente. Più dure le opinioni sul “nemico” De Mita quale figura dell’UdC e di conseguenza sull’intero partito di Casini: le accuse di trasformismo vengono da qualcuno che predica bene e razzola male. «De Mita», dice Vittoria, «che ha fatto del cattolicesimo la sua bandiera, ha scelto persone come Berlusconi, Cosentino e Dell’Utri. Andremo a votare anche contro questo centrodestra che esclude, che respinge gli immigrati e che alimenta le paure. Il Pd è anche la diversità delle nuove generazioni e a loro restituiremo un partito che sia più forte e che tenga lontano le ambiguità ». Il programma di Vittoria ha posto la sua attenzione su alcuni punti importanti: lo sviluppo delle aree interne ed in particolare la nascita dei distretti rurali sul modello toscano, il rilancio del turismo religioso, contratti di ingresso al lavoro sul modello danese. L’appuntamento clou sarà a Mercogliano venerdì 12 marzo al Grand Hotel Irpinia: in questa occasione Franco Vittoria sarà appoggiato dall’ospite d’eccezione Nicola Zingaretti, esponente del Partito Democratico di Roma. «Rappresenta un evento molto importante perché attraverso l’autorevole figura di Nicola Zingaretti avvieremo un ampio confronto su quello che deve essere il Partito Democratico» ha detto Vittoria ed ha aggiunto «Il presidente della Provincia di Roma incarna a pieno la prospettiva del partito, che deve essere nel segno dell’innovazione, della modernità , della freschezza giovanile, della legalità . Con lui sono certo che si apriranno spunti di riflessione importanti per tutto il Pd irpino». Insomma, si precisa ancora una volta come la parola chiave debba essere “cambiamento”.
Fioravante Conte