Meno quattro giorni ed i giochi saranno fatti.
Intanto i tour elettorali continuano tra luoghi, parole e programmi
Quattro giorni alla fine. Franco D’Ercole, Roberto Castelluccio, Generoso Cusano, Antonia Ruggiero e Maria Carmela Valente sono alla fine dei loro tour elettorali. Obiettivo: Consiglio regionale.
Franco D’Ercole oggi sarà a Montecalvo, Ariano, Sturno, Solofra e Montoro Inferiore. I punti su cui batte il capolista del Pdl sono molto sentiti in Irpinia: lo sviluppo dell’agricoltura, la valorizzazione delle aree interne e la lotta alla camorra. Alleati saranno tutti i cittadini onesti. Infatti con un grandissimo No alla camorra l’esponente cerca di chiudere le porte a qualunque organizzazione malavitosa. O almeno per quanto riguarda i suoi voti ed i suoi elettori. Ogni occasione è importante, per D’Ercole, per sottolineare il buon operato in campo nazionale del centrodestra nella lotta alla criminalità ed alle organizzazioni a delinquere. L’ultimo plauso è per l’operazione di polizia che ha portato ieri all’arresto di numerosi affiliati del clan Mallardo in quattro regioni: Lazio, Campania, Calabria e Sardegna. «Sono la dimostrazione che non si è trattato di un’operazione di poco conto bensì la conferma che Magistratura e Forze dell’Ordine, stimolati dal Governo, si stanno avvicinando sempre di più al cuore della criminalità organizzata e sono determinatissimi ad averne definitivamente ragione. Non possiamo che, anche a nome di quella stragrande maggioranza di cittadini onesti della Campania e del Sud che esprimere tutta la nostra soddisfazione ed il ringraziamento a chi, sta conducendo questa battaglia in prima persona». Intanto dimostra di avere un occhio di riguardo per il suo partito e per l’esponente a presidente che appoggia. In che modo? Semplicemente prendendo le difese dell’intera coalizione e rispondendo colpo su colpo alle critiche del candidato a presidente della coalizione opposta Vincenzo De Luca. «Qualcuno ha bisogno di un’ulteriore conferma che il governatore uscente, Antonio Bassolino e quello che aspira sono due facce della stessa medaglia ed, anzi, il secondo è addirittura più pericoloso del primo?» si chiede provocatoriamente D’Ercole, rispondendo subito dopo:« Mentre il primo continua all’insegna dell’operazione di occupazione del potere a sostituire i vertici di Asl, Enti ed organismi di filiazione regionale, ed a nominare componenti di commissioni e comitati, nonché a distribuire fondi, ultimamente soprattutto per attività teatrali, il secondo continua ad attaccare a testa bassa il centrodestra con una fraseologia truculenta ed offensiva, più degna di una bettola che di una osteria. Il che però oltre a dimostrare la sua totale mancanza di idee e di progetti per il rilancio della Campania, è il segnale più tangibile della sua disperazione per essersi ormai reso conto che la partita è finita e che lui, più che la sconfitta, rischia addirittura la debacle». Anche il secondo candidato alla carica di Cosigliere regionale Roberto Castelluccio critica “la gestione Bassolino” e punta anche lui il dito su questi ultimi giorni del suo mandato in cui non fa altro che convocare sedute di giunta per firmare nomine ed incarichi così da mettere insieme qualche ultimo voto e lasciare uomini “di fiducia” all’interno del “sistema”.
Generoso Cusano invece, dopo essersi soffermato qualche giorno in più del dovuto ad Ariano Irpino per essere “tra la gente”, sarà oggi a Sturno e Montecalvo Irpino. Infatti, una delle priorità del candidato, accanto a sanità , infrastrutture e agricoltura, è quella di riavvicinare la politica alla gente. «I miei incontri con i cittadini servono a questo: mi piace chiacchierare ed esporre le mie idee e noto che anche loro si sentono a proprio agio. Il buon governo che lavora e si impegna lo fa per il bene della comunità e non per il benessere dei politici». Frecciatine alle proposte della sinistra per quanto riguarda i trasporti, riferendosi alla questione inerente la logistica e al fatto che parte della sinistra ormai si definisce ormai esperta nella programmazione dello sviluppo di infrastrutture logistiche nel mondo delle imprese irpine. «Di sicuro» afferma Cusano «logistica e trasporti non hanno un colore politico, in quanto si tratta di una problematica che riguarda lo sviluppo dell’intera provincia, dunque la proposta non arriva solo dal Pd». Cusano spiega che il territorio irpino sarà messo al centro degli investimenti con la piattaforma della logistica in Valle Ufita, il centro di distribuzione urbana di Avellino, i collegamenti dell’alta velocità e tutte le infrastrutture collegate alla mobilità . Parla di infrastrutture e sviluppo delle aree interne per il rilancio dell’Irpinia anche il quarto candidato, Antonia Ruggiero, soffermandosi in particolare sulle eccellenze irpine:«se l’Irpinia vuole rilanciare la propria economia», sostiene Ruggiero, «deve sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte dal moderno mercato globale e dal bacino del mediterraneo. Le eccellenze irpine, frutto della continua e costante ricerca della qualità ed eccezionalità locale del prodotto, sono l’arma vincente per emergere nella massa. La politica regionale dovrà fare in modo che si creino tutte le condizioni ottimali per far sì che la Campania, e soprattutto l’Irpinia, possa essere al passo coi tempi rispetto alla sfida mediterranea e globalizzata. Questo significa realizzare quelle infrastrutture di cui tutti parlano ma pochi sanno come fare; significa puntare sulla riconversione tecnologica dei servizi, puntare sulla formazione di alto livello dei nostri giovani e, quindi, sulla produzione di competenze. Significa credere che l’Irpinia non sia fuori dal mondo, ma forte di amministratori regionali pronti a cogliere queste sfide». Gli stessi giovani insieme alle donne sono al centro del programma “Un passo avanti” dell’ultimo candidato del Popolo della Libertà Maria Carmela Valente. L’avvocatessa si batte per le donne e concretamente a loro favore spinge per l’istituzione di asili nido sul posto di lavoro:«dobbiamo ribaltare l’idea sociale della donna e soprattutto dobbiamo farlo nei luoghi deputati. La maternità non può essere mortificata da datori di lavoro spregiudicati che costringono le donne ad abbandonare il posto di lavoro. Esistono gli asili nido nelle fabbriche, nelle imprese. Lo faremo anche in Campania». Ed infine le solite parole spese per noi giovani si sentono un po’ in tutti i programmi e progetti del partito berlusconiano: e su questo qualche riflessione positiva si potrebbe fare considerando che tra i militanti sia in prima fila che come semplici elettori molti sono i giovani “utilizzati”…
Fioravante Conte
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