Per la prima volta esce dai Musei Vaticani per approdare a Legnano (MI) la statua di Paolo VI in cirmolo realizzata da Floriano Bodini nel 1968. Palazzo Leone da Perego, fino al 31 marzo 2019, ospita la mostra “Floriano Bodini – Paolo VI. Ritratto di un papa” curata da Flavio Arensi e da Sara Bodini, organizzata dal Comune di Legnano con il supporto della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Un’esposizione che rende omaggio a Papa Giovanni Battista Montini e allo scultore originario di Gemonio (VA) e che presenta anche i bozzetti originali della scultura vaticana, quattro bronzi attinenti al tema del ritratto pontificio, alcuni disegni e incisioni dedicate al tema e quattordici stampe originali del celebre fotografo Pepi Merisio, molto vicino a Paolo VI, che testimoniano l’esecuzione della statua dedicata a Montini.
«Sono molteplici i motivi che rendono questa mostra un evento assolutamente unico e importante per la nostra banca di credito cooperativo», commenta il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «L’elevata qualità artistica della scultura, la cui esposizione viene effettuata per la prima volta fuori dai Musei Vaticani, è un elemento di sicuro interesse e prestigio. Non solo. Vi è un elemento territoriale significativo: abbiamo uno dei più grandi scultori italiani del Novecento che ha legato il suo nome al territorio varesino. Non solamente gli ha dato i natali, ma ospita un’altra sua statua raffigurante sempre Paolo VI. È collocata al Sacro Monte di Varese, nel piazzale antistante il santuario. Vi è anche un elemento identitario: Bodini e papa Paolo VI hanno vissuto in momenti di grande cambiamento, comprendendo i mutamenti in corso, ma entrambi tenendo ben salde le loro radici. Sono elementi di unione con una realtà territoriale quale la nostra Bcc: un istituto di credito profondamente legato al territorio dell’Altomilanese e del Varesotto da oltre 120 anni, che ha saputo leggere i cambiamenti della modernità senza snaturare il proprio essere banca cooperativa e mutualistica».
La mostra, che avviene a cinquant’anni esatti dalla realizzazione della scultura, quarant’anni di distanza dalla scomparsa del papa e nell’anno della sua canonizzazione, porta alla scoperta dell’arte di Bodini attraverso forse il suo ritratto più importante di Papa Montini e della figura di Paolo VI. Pontefice a volte criticato, ma riconosciuto come il Papa della modernità. “L’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni”, scriveva Paolo VI, volendo essere lui per primo testimone e non maestro.
«È la sostanza che prevale sulla forma; il fare prima di predicare», continua Scazzosi. «E la presenza di una Bcc a sostegno della mostra significa pro propri questo: testimoniare la vicinanza al territorio attraverso azioni concrete e di supporto alla crescita anche culturale del territorio stesso».