Nel mese di agosto 2024, il mercato auto europeo ha subito una significativa flessione, con una diminuzione del 16,5%. Secondo i dati forniti dall’Unrae, le immatricolazioni totali si sono attestate a 755.717 unità, a fronte delle 904.694 registrate nello stesso periodo del 2023.
Incremento nei primi otto mesi del 2024
Nonostante il calo di agosto, nei primi otto mesi dell’anno il mercato automobilistico europeo ha registrato una crescita moderata dell’1,7%, con 8.661.401 immatricolazioni complessive. Questo rappresenta un incremento di quasi 145.000 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Andamento nei principali mercati europei
L’Unrae evidenzia che i principali mercati europei hanno mostrato variazioni diverse nel mese di agosto. Il Regno Unito ha registrato un calo contenuto dell’1,3%, la Spagna ha segnato una flessione del 6,5%, l’Italia del 13,4%, mentre la Francia ha subito una riduzione del 24,3%. La Germania ha mostrato il peggior calo con un -27,8%, dovuto principalmente alla fine degli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici (Bev) destinati alle aziende.
Performance gennaio-agosto 2024
Analizzando i dati da gennaio ad agosto 2024, il Regno Unito si conferma in crescita con un +5,1%, seguito da Spagna (+4,5%) e Italia (+3,8%). Germania e Francia, invece, registrano una leggera contrazione rispettivamente dello 0,3% e dello 0,5%.
L’Italia tra i principali mercati
In termini assoluti, sia ad agosto che nei primi otto mesi dell’anno, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i cinque principali mercati europei. Il direttore generale di Unrae, Andrea Cardinali, ha sottolineato l’importanza di chiarire al più presto gli obiettivi relativi alle emissioni di CO2, le tariffe doganali sulle importazioni e le politiche di incentivazione, per fornire maggiore certezza agli operatori del settore e ai clienti.
Mercato delle vetture elettriche: l’Italia fanalino di coda
Nel segmento delle vetture elettriche (Ecv), l’Italia rimane in ultima posizione tra i principali mercati europei anche nel mese di agosto, con una quota del 7,2%, suddivisa tra il 3,7% per i veicoli elettrici a batteria (Bev) e il 3,5% per le ibride plug-in (Phev). In confronto, il Regno Unito ha raggiunto una quota del 29,4%, la Francia il 22,5%, la Germania il 20,6% e la Spagna l’11,0%. Nel complesso del mercato europeo, le Ecv rappresentano il 23,7% del totale, con i Bev che coprono il 16,7% e i Phev il 7%.
Situazione nei primi otto mesi del 2024
Nel periodo gennaio-agosto, il trend si mantiene simile, con l’Italia che raggiunge una quota di Ecv del 7,1%. Al contrario, il Regno Unito si posiziona al 25,3%, la Francia al 24,6%, la Germania al 18,9% e la Spagna al 10,4%. In Europa, la quota complessiva di Ecv è del 21,2%, con i Bev al 14% e i Phev al 7,2%.
Infrastrutture di ricarica e incentivi
L’Unrae ribadisce l’urgenza di sviluppare rapidamente la rete di infrastrutture di ricarica per sostenere la diffusione della mobilità a zero emissioni, come previsto dalle normative europee. Andrea Cardinali ha aggiunto che l’associazione è pronta a collaborare con il governo per definire un piano pluriennale di supporto alla transizione energetica nel settore automobilistico, attraverso un adeguato schema di incentivi e una revisione della fiscalità sulle auto aziendali.
Proposte per un sistema di incentivi più equo
L’Unrae chiede l’eliminazione del limite di prezzo per i veicoli con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, o l’equiparazione con la fascia 21-60 g/km, al fine di garantire un sistema di incentivi più equo ed efficace per il settore.
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