Può sembrare il titolo di un racconto e certamente quella di Flavio Briatore, ricoverato in pieno agosto per una prostatite e risultato poi positivo al Covid, è una storia che ricorderemo. La ricorderemo come esempio di quel movimento negazionista che si sviluppò nell’estate del Covid 19; quell’atteggiamento irresponsabile che contribuì a diffondere nuovamente il Coronavirus senza risparmiare i suoi sostenitori.
Cosa è accaduto
Alcuni virologi lo avevano ipotizzato: in estate il virus si sarebbe dissolto naturalmente per le elevate temperature. Di contro, con le graduali riaperture di attività economiche e confini, altri studiosi avevano avvisato circa la reale possibilità di un rialzo della curva di contagio. Il rialzo non si è verificato, la voglia di vita sociale e di vacanza aumentava (quando passa l’emergenza, passa anche la paura) e così si è registrato un generale rilassamento nei confronti di norme di sicurezza. Mascherine portate con indiscussa eleganza al braccio, distanziamento sociale azzerato, controlli ridotti al minimo in bar e locali in nome del comfort del cliente. Che la situazione fosse sfuggita di mano era sotto gli occhi di tutti e la chiusura delle discoteche è diventata una misura necessaria, nonché tardiva.
Flavio Briatore tra prostatite e Covid
Perché allora parlare del caso Billionaire? Per l’alto numero di contagiati tra gli ospiti vip e il personale? Perché tra i contagiati c’è anche il proprietario? Quello stesso proprietario che per settimane è intervenuto nel dibattito generale contestando la linea del Governo e inveendo contro i “terroristi” del virus che con il loro atteggiamento seminano panico ingiustificato impedendo la vera ripresa dell’economia che è la prima vittima di questa pandemia. Quello stesso personaggio che, al di là della patologia contratta, ha potuto contare su un trattamento di prima classe, da ricconi; su amici che lo hanno aiutato a preservare la sua immagine vincente e che ora vivrà una quarantena di lusso. Mentre uno dei barman del suo locale è ricoverato nel reparto di terapia intensiva come tutti i comuni mortali.
Questione di karma?
Vogliamo parlare poi dei circa tremila ospiti del suo locale che hanno dato quasi tutti recapiti falsi? Alla notizia del ricovero di Briatore qualcuno ha invocato il karma ma, in questo caso, non esiste nessuna giustizia superiore, esiste semplicemente una correlazione tra azioni e conseguenze. Chiariamo, l’imprenditore è solo il simbolo di una certa Italia, quella che vuole apparire vincente a tutti i costi, quella furbetta, che pensa di poterla passare sempre liscia. Atteggiamenti messi in atto per pura convenienza personale, per godere l’attimo, come ha dichiarato in un’intervista il celebre Dj Bob Sinclar, l’animatore delle più riuscite serate in Costa Smeralda: “Godere della possibilità di ballare sulla musica con gli amici è una delle chiavi di una vita felice. Il nostro umore è al minimo, non è il momento giusto per togliere alla gente la libertà di ballare”. E allora “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza” e di questo passo, sempre meno. Ma senza allarmismi, ovviamente.