Debutto teatrale per il trio di musicisti napoletani (il M° Gabriel D’Ario alla chitarra flamenca, Dario di Pietro alla chitarra classica, Alfredo Pumilia al violino) che per l’occasione porteranno sulle tavole del teatro l’intero corpo di ballo “Nahed Sabry y su sueño flamenco” dellaVox Mundi – Accademia Orientale, diretto dalla Maestra Amalia Belgiovine.
Fusione di sonorità e di mondi, incontro di culture entrambe millenarie che vedono da un lato la musica del cante jondo legarsi con la letteratura più antica e moderna della canzone partenopea e, dall’altro, la passione del baile che si mescola con la sensualità delle antichissime danze orientali, dando così vita allo stile flamenco arabo.
Il progetto Flamenco Napuleño nasce nel 2016. Il 9 marzo 2017 esce il loro primo disco omonimo “Flamenco Napuleño”, al cui interno sono contenuti dieci significativi brani del repertorio napoletano che spaziano dalle opere più tradizionali a quelle più moderne.
Al centro del progetto la rivisitazione in chiave flamenca delle sonorità partenopee, ponendo in primo piano la voce della chitarra che, nel susseguirsi delle composizioni, si sostituisce in modo chiaro e netto alle linee di canto.
Nahed Sabry y su sueño flamenco nasce dall’idea della stessa Nahed, alias Amalia Belgiovine, ballerina, insegnante e coreografa di flamenco arabo e danza orientale presso l’Accademia di danze orientali Vox Mundi.
Praticamente sconosciuto, il flamenco arabo è una disciplina moderna che, in realtà, trae origine dalla dominazione araba in Spagna, quando la cultura musicale gitana iniziò a mescolarsi con quella araba ed ebraica.
Ballerini di eccezione per l’occasione saranno: Laura Arcudi e le sue fusion, e Carmen Friolo, accompagnata da Enzo Esposito in una suggestiva Tammurriata.