Hotel, supermercati, stabilimenti balneari, bar, ristoranti, negozi: uno su tre evade le tasse. I dati della Guardia di Finanza relativi ai controlli sull’emissione degli scontrini e delle ricevute fiscali nei primi sette mesi dell’anno – da Venezia a Palermo, da Milano a Lecce -, ribadiscono, se mai ce ne fosse bisogno, che l’evasione fiscale continua ad essere una delle attività più praticate dagli italiani, nonostante la stretta sui controlli e i blitz nelle località più alla moda
I numeri non salvano nessuno: evadono al nord come al sud; scappano dal fisco i super ricchi – come dimostra l’arresto a Venezia di Paolo Sartori, quarantaquattrenne che faceva una vita da nababbo tra Ferrari, hotel, ville e viaggi di lusso salvo ‘dimenticarsi’ di fare la denuncia dei redditi dal 2006 – e i finti nullatenenti, come quelle due società di Benevento – una operante nel settore della panificazione e l’altra nel commercio di calzature – che hanno occultato in due anni 1,2 milioni. Per evadere le tasse ci si inventa di tutto: un supermercato lombardo, per esempio, con la complicità di un tecnico, aveva adottato il registratore di cassa ‘a mezzo servizio’: all’interno dello strumento per registrare le operazioni di cassa, era stato inserito un software che, all’ora di pranzo, azzerava tutti gli scontrini emessi nella mattinata. Dunque, delle 20.634 attività commerciali controllate dall’inizio dell’anno, 7.849 sono risultare irregolari. Il che vuol dire il 38% del totale. Ma quali sono le irregolarità ? Quasi sempre le stesse: ‘mancata emissione della ricevuta o dello scontrino fiscale – spiega il tenente colonnello Gianluca Campana – o l’emissione dello stesso, ma con un importo inferiore a quello reale’. Nel corso dei controlli, i finanzieri hanno anche scoperto 1.166 lavoratori in nero, con 24 datori di lavoro completamente sconosciuti al fisco, e sequestrato oltre 4 milioni di prodotti falsi, in molti casi pericolosi per la salute dei consumatori. Per stroncare il fenomeno non resta dunque che proseguire nei controlli, compresi quelli sulle banche e sugli intermediari finanziari. E infatti i blitz dei finanzieri andranno avanti per tutta l’estate, affiancandosi ai controlli ordinari. Così come proseguiranno le verifiche delle Fiamme Gialle assieme agli uomini dell’Agenzia delle Entrate sul corretto adempimento degli obblighi di comunicazione dei rapporti intrattenuti con i clienti e delle operazioni svolte al di fuori dei rapporti continuativi. Le verifiche, confermano dal comando generale della Gdf, ‘continueranno e saranno intensificate’, con un particolare occhio di riguardo alle zone più frequentare dai turisti e dai cittadini in vacanza: città d’arte, località turistiche balneari e di montagna, luoghi di ritrovo di vip e presunti tali. Sotto la lente dei finanzieri anche le ‘case vacanza’ – spesso affittate in nero da parte dei proprietari, che intascano così migliaia di euro in contanti rigorosamente esentasse – e i distributori di benzina. E le verifiche su questi ultimi, scattati già da una settimana in concomitanza con il primo week end da bollino rosso, hanno consentito di accertare una serie di irregolarità – sul quantitativo di benzina erogata rispetto a quanto riportato sul distributore o sulla corrispondenza tra prezzo indicato e prezzo effettivamente applicato – che hanno portato alla denuncia di 14 gestori e al sequestro 10mila litri di carburante e di 75 colonnine e pistole erogatrici.
Fonte: IMG Press