(Adnkronos) – Scontri tra studenti e polizia nei cortei per la Palestina che hanno sfilato oggi 23 febbraio a Firenze e Pisa. Nel capoluogo toscano il corteo, partito da piazza Santissima Annunziata ha sfilato per le vie del centro storico arrivando fino ai lungarni in prossimità del consolato degli Stati Uniti. Qui era stato predisposto uno sbarramento dalle forze dell’ordine. I manifestanti hanno cercato di avanzare e la polizia li ha respinti con cariche di alleggerimento. Alla fine il corteo ha raggiunto piazza Ognissanti dove si sono tenuti gli interventi finali.
Cariche anche a Pisa dove a sfilare per chiedere la fine dei combattimenti nella Striscia di Gaza sono stati anche studenti giovanissimi delle scuole superiori.
“Si vedono ragazze e ragazzi inermi manganellati dalla polizia in tenuta anti sommossa all’inizio di via San Frediano – scrive su X l’ex presidente della Camera e parlamentare Pd Laura Boldrini condividendo un video – una delle strade che conducono a Piazza dei Cavalieri, dove si trovano la Scuola Superiore Normale e il Polo Carmignani dell’Università statale. In alcune sequenze, si vedono gli agenti colpire con i manganelli, inseguendoli, ragazzi che scappano mentre in altri, un paio di studenti vengono costretti a sdraiarsi a terra immobilizzati con le mani dietro la schiena.
“Inaccettabile”
E’ l’ennesima carica contro giovani che manifestano pacificamente ed è inaccettabile – prosegue Boldrini annunciando un’interrogazione al ministro dell’Interno – che in Italia non si possa scendere in piazza e si tenti di reprimere il dissenso colpendo ragazze e ragazzi che esercitano un diritto costituzionale. Aderisco all’iniziatica del collega Emiliano Fossi e sottoscrivo la sua interrogazione al ministro Piantedosi perché faccia luce sull’accaduto“.
“Basta manganellate sugli studenti”, tuona anche la segretaria Dem Elly Schlein via Instagram. “Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca. C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”.
Alla segretaria Dem fa eco il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”, scrive su X.
A Firenze e Pisa
Insorge anche il capogruppo M5S alla Camera, Francesco Silvestri: “Quanto accaduto a Pisa, e purtroppo in altre parti di Italia, dove alcuni manifestanti sono stati manganellati mentre supportavano la causa palestinese, è inaccettabile, indegno per un Paese democratico che deve permettere il dissenso. Il governo Meloni non taccia di fronte a tutto questo. La libertà di opinione è un valore di tutti”.
Protesta anche il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Le immagini delle cariche della polizia sugli studenti di Pisa e Firenze sono inquietanti – scrive su X – . Usare la violenza contro chi manifesta pacificamente il proprio dissenso politico non è accettabile”.
“Le immagini che arrivano stamani da Pisa sono gravissime. L’Italia non può essere lo Stato in cui, nel 2024, per fermare degli studenti adolescenti si utilizzano i manganelli e la violenza – afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo – e non può essere una giustificazione il fatto che quel corteo non fosse stato comunicato o autorizzato. La funzione di presidio del territorio e tutela della sicurezza, da parte delle forze dell’ordine, è un elemento fondamentale e imprescindibile ma il diritto a manifestare e il diritto al dissenso sono previsti dalla nostra Costituzione e non possono in alcun modo essere messi in discussione. Chiedo a tutti gli organi preposti, e in primis al governo e al ministro competente, che su quanto accaduto venga fatta chiarezza il prima possibile e si accertino tutte le eventuali responsabilità”.