Fiori campani, ridurre l’uso di pesticidi
Gli esperti: terreni 7 volte meno inquinati con la lotta biologica ai parassiti
Ridurre l’uso dei pesticidi in agricoltura si può. Lo hanno dimostrato gli esperti del Conflomer (Consorzio per lo sviluppo della floricoltura nel Meridione) che oggi alle 17,00 al Mercato dei fiori di Ercolano presenteranno i risultati di uno studio sulla lotta biologica ai parassiti delle rose. “I risultati che siamo riusciti a raggiungere nei tre centri florovivaistici di Ponticelli (Napoli), Eboli e Salerno sono davvero sorprendenti – spiega Salvatore Colonna, presidente Conflomer – l’utilizzo di insetti predatori per i principali parassiti della rosa, ad esempio (ragnetto rosso, mosca bianca e tripide) ci ha consentito di ridurre l’inquinamento dei terreni (7 volte in meno la presenza di pesticidi per ettaro) e di offrire migliori condizioni di salute ai lavoratori”. Del resto la lotta chimica nelle aziende florovivaistiche ha raggiunto livelli ormai insostenibili, sia dal punto di vista ambientale sia per la salute degli operatori che spesso lavorano nel chiuso delle serre. Ed è per questo che l’Unione europea, con la direttiva n. 128 del 21 ottobre 2009, ha imposto ai Paesi membri di ridurre entro il 2014 l’uso di pesticidi in agricoltura, nel rispetto dell’ambiente e della salute umana. Il Conflomer, grazie a un protocollo d’intesa con la Regione Campania nell’ambito dei programmi di sviluppo in floricoltura, da anni collauda e diffonde applicazioni di lotta biologica nelle aziende floricole. “Dal 2008 confrontiamo l’attività di lotta biologica ai parassiti sulle rose nel nostro centro florovivaistico di Ponticelli (Napoli) con quella chimica messa in atto da un’azienda di tipo tradizionale – spiega Colonna – Risultati? Noi abbiamo impiegato solo 8 chilogrammi di pesticidi su una superficie di 2mila metri quadrati, l’azienda tradizionale ne ha usati ben 56 (sette volte di più!) su un’area di pari dimensioni”. Lo studio dimostra che la lotta chimica ai parassiti costringe i floricoltori a utilizzare fitofarmaci sulle piante anche 4-5 giorni a settimana, mentre la lotta integrata consente di ridurre i trattamenti anche dell’80 per cento e, comunque, di intervenire in maniera mirata su alcuni focolai di infezioni lanciando gli insetti-predatori o utilizzando le piante-trappola (es. piante di tabacco) solo laddove occorre. “Con queste tecniche – continua Colonna – abbiamo prodotto fiori di elevata qualità , liberi da residui chimici, venduti a un prezzo superiore (20% in più) rispetto a quelli prodotti da altre aziende e, naturalmente, abbiamo ottenuto un ambiente di lavoro meno tossico per gli operai”. Al momento le aziende campane che hanno sostituito la lotta chimica con quella integrata sono 7 (Salvatore Nappa di Marigliano, le serre dell’Istituto tecnico agrario statale “De Cillis” gestite dal Conflomer a Ponticelli, Emilio Ascione a San Giorgo a Cremano e Pomigliano, Enrico Del Gaudio a Castellammare e Giovanni Del Gaudio a Pompei, Ferdinando Coppola e Ciro Annunziata, entrambe a Eboli, in provincia di Salerno) per un totale di circa 3 ettari coltivati. Nel corso del 2011 il Conflomer selezionerà altre dieci aziende campane a cui estendere le tecniche di lotta integrata ai parassiti della rosa, felicemente sperimentate nel centro florovivaistico di Ponticelli mettendo a disposizione un proprio tecnico che calibrerà gli interventi su ciascuna coltivazione. La lotta integrata, infatti, sarà applicata anche a gerbere, anthurium, garofani e lisianthus. Per informazioni info@conflomer.it oppure 081.7322950. I risultati saranno presentati nel corso di un incontro tematico sulla rosa con le più importanti aziende ibridatrici presenti sul mercato europeo (Bartels Roses, Nirp international, Schreurs, Vivai Villatella Rosen Tantau Italia) che esporranno al Mercato dei Fiori di Ercolano le nuove varietà di rosa del 2011. La giornata prevede l’esposizione dei fiori (ore 17), a cui seguiranno incontri tecnico-commerciali (ore 18) e si chiuderà con una pizza offerta a tutti i presenti dagli organizzatori. Il materiale resterà in esposizione anche nei giorni successivi. “Con questo ciclo di incontri – spiega Piergiovanni Navarro, direttore di Flora, il salone internazionale della floricultura – il Mercato dei Fiori di Ercolano, gestito dalla Cooperativa Masaniello, diventa sempre più punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e naturale luogo di confronto sulle ultime novità e approfondimento sull’andamento del mercato”. Â