I ministri degli Affari generali dell’UE hanno raggiunto un accordo politico (orientamento generale parziale) sulla rifusione del regolamento relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee.
L’obiettivo di tale revisione è rafforzare la trasparenza e il quadro per il finanziamento dei partiti politici europei, in particolare contro i rischi di ingerenze e manipolazioni straniere, cercando nel contempo di limitare gli oneri amministrativi che possono gravare sui partiti stessi. La revisione faciliterà inoltre l’azione e la visibilità negli Stati membri dei partiti politici europei, che contribuiscono all’espressione della volontà dei cittadini dell’Unione e, quindi, alla democrazia europea. Contribuirà infine a rafforzare la fiducia dei cittadini europei nei confronti delle istituzioni e dei partiti politici europei.
Partiti politici europei, principali modifiche introdotte dal Consiglio
Il Consiglio ha proposto alcune modifiche alla proposta iniziale della Commissione, volte principalmente a:
- limitare la partecipazione e i contributi dei partiti politici e delle fondazioni politiche europee ai membri dei paesi dell’Unione europea, conservando nel contempo la possibilità per tali partiti di mantenere una cooperazione con i loro partner politici al di là delle frontiere dell’Unione
- mantenere l’attuale regime di cofinanziamento del 10% per i partiti politici europei e del 5% per le fondazioni politiche europee ai fini dell’ottenimento delle sovvenzioni europee
- richiedere ogni anno ai partiti politici europei e alle fondazioni politiche europee di presentare una dichiarazione scritta sul rispetto dei valori dell’UE da parte sia dei partiti stessi che dei loro membri
- regolamentare la nuova categoria contabile, introdotta dalla Commissione, collegata ai proventi finanziari generati dalle attività dei partiti o delle fondazioni (“risorse autogenerate”). Questa fonte di entrate sarà limitata al 2% del loro bilancio annuale
- precisare il tipo di attività (diverse dalle campagne referendarie) che i partiti politici europei possono organizzare congiuntamente con i rispettivi partiti membri, al fine di contribuire alla formazione di una coscienza politica europea
- rafforzare la trasparenza del nuovo regime delle donazioni, abbassando la soglia a partire dalla quale i donatori dovranno fornire le informazioni necessarie per la loro corretta identificazione da 3 000 EUR a 1 500 EUR all’anno e per donatore. In caso di sospetta violazione delle disposizioni del regolamento sulle donazioni
- garantire misure incisive in materia di parità di genere nei partiti e nelle liste di candidati alle elezioni del Parlamento europeo
Contesto
Il 25 novembre 2021 la Commissione ha adottato la proposta di rifusione del regolamento relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee in vista della sua attuazione un anno prima delle elezioni del Parlamento europeo del 2024.
La proposta fa parte del pacchetto “Democrazia e integrità delle elezioni europee”, che comprende anche una proposta legislativa sulla trasparenza e il targeting della pubblicità politica e due proposte legislative sui diritti elettorali dei cittadini che risiedono in uno Stato membro di cui non sono cittadini alle elezioni europee e comunali, nonché una comunicazione che annuncia un meccanismo comune di resilienza elettorale.
Prossime tappe
Il Consiglio dovrà ora raggiungere un accordo sulle altre proposte del pacchetto, per poi proseguire le discussioni con il Parlamento europeo nel 2022.