A seguito di un accordo provvisorio raggiunto la scorsa settimana per creare una nuova categoria di indici di riferimento di basse emissioni di carbonio, l’UE completa il suo corpus normativo volto a incoraggiare gli investitori ad essere maggiormente consapevoli dell’impatto ambientale delle loro attività.
Finanza sostenibile: gli obblighi di trasparenza
La presidenza rumena del Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto oggi un accordo preliminare su una proposta che introduce obblighi di trasparenza in merito alle modalità con cui le imprese finanziarie integrano i fattori ambientali, sociali e di governance nelle decisioni di investimento.
“Per riorientare il denaro verso progetti più verdi, più puliti e più sostenibili è necessario che tutti i partecipanti al mercato abbiano una maggiore consapevolezza dell’impatto a lungo termine delle loro decisioni di investimento. Per far questo, l’UE istituisce oggi un quadro in materia di trasparenza per assicurare che gli investitori siano bene informati in merito all’impatto ambientale e sociale dei loro investimenti.” ha dichiarato Eugen Teodorovici, ministro delle finanze della Romania
Gli investitori istituzionali, quali i gestori degli attivi o le imprese di assicurazione, ricevono un mandato dai loro clienti e beneficiari affinché prendano decisioni di investimento per loro conto.
Anche se tali imprese devono rispettare rigorosi requisiti giuridici per garantire di agire nel miglior interesse dei propri clienti, non sono ancora state definite norme in materia di obblighi e informativa relativamente all’impatto ambientale e sociale delle loro decisioni di investimento.
Finanza sostenibile: cosa prevede il testo
Il testo concordato stabilisce un approccio armonizzato dell’UE all’integrazione dei rischi e delle opportunità in materia di sostenibilità nelle procedure degli investitori istituzionali.
Impone loro di comunicare:
- le procedure che hanno posto in essere per integrare i rischi ambientali e sociali nel loro processo di investimento e di consulenza
- in che misura tali rischi potrebbero avere un impatto sulla redditivitàdell’investimento
- nel caso in cui gli investitori istituzionali sostengano di perseguire una strategia di investimento “verde”, informazioni sulle modalità di attuazione di tale strategia e sulla sostenibilità o l’impatto climatico dei loro prodotti e portafogli
La proposta di regolamento dovrebbe in pratica limitare il possibile “greenwashing”, cioè il rischio che prodotti e servizi commercializzati quali sostenibili o rispettosi del clima non soddisfino in realtà gli obiettivi in materia di sostenibilità/clima che dichiarano di perseguire.
Finanza sostenibile: prossime tappe
L’accordo politico sarà ora presentato agli ambasciatori presso l’UE per approvazione. Sarà poi sottoposto a revisione giuridico-linguistica. Il Parlamento e il Consiglio saranno quindi invitati ad adottare la proposta di regolamento in prima lettura.