Ci avviamo verso la finale di coppa del mondo 2022 tra Argentina e Francia che rappresentano sicuramente le due squadre più in forma e fortunate viste in questo mondiale qatariota che si è rivelato alquanto strano e pieno di incognite. Sono arrivate in finale eliminando tra prestazioni convincenti e solide (in semifinale contro Croazia e Marocco, che forse avrebbero meritato anche loro una finale più bella e importante della finalina per il terzo posto). Il calcio, però, è questo ed alla fine il verdetto del campo è sempre quello veritiero.
Finale Coppa del Mondo 2022: le due finaliste
Le due finaliste hanno dimostrato sul campo di meritare di giocare per il trofeo che una volta era detto Coppa Rimet, dal suo inventore. Una copp che il Brasile (avendola vinta per cinque volte) l’ ha fatta sua per sempre ma che ormai dal 2002 non riesce più ad alzare, neanche quest’anno venendo malamente eliminata ai calci di rigore dalla Croazia arrivata terza in Qatar.
Le due finaliste sono senza dubbio (senza infamia e senza lode) le due squadre che esprimono non tanto il miglior gioco di squadra ma sicuramente le migliori individualità grazie a splendidi solisti come Messi e Lautaro Martinez e Julian Alvarez per gli argentini e di Mbappé e Giroud per gli eredi della Marsigliese. Sono sicuramente al termine di un ciclo entrambe e quindi la vittoria sarà per entrambe un punto di arrivo da cui poi partire per rifondare tutto.
Messi e D10S
Spesso abbiamo sentito paragonare Messi al D10S del Calcio Diego Armando Maradona. Sappiamo però che per esperienza diretta questo paragone non regge. Messi è un signor giocatore ma da solo non vince nè mondiale, né Champions, né campionati. Diego invece ha fatto la storia oltre ad avere uno spessore umano e sociale che la Pulce non sembra dimostrare (vedere il post partita tra Olanda ed Argentina).
Messi inoltre non rappresenta il riscatto dei ultimi contro i potenti mentre Diego ne era orgogliosamente l’emblema sia che si parlasse del “barrios” argentini, sia dei Quartieri degradati di Napoli e mal gestiti dalla politica.
Infine, nella cifra calcistica vera è propria Diego era il Dio del calcio fattosi carne, la Dea Eupalla (di Gianni Brera memoria) in persona. Perciò guarderemo sicuramente questa finale senza mai pensare di rivedere Diego in Messi ma sicuramente con un occhio benevolo e favorevole rispetto ai cugini d’oltralpe.
Epilogo finale e ripartenza per i campionati
Con questo spirito ci avviamo ad assistere alla finalissima di un mondiale inutile ma anche mediocre e che visti gli ultimi sviluppi in Europa con il caso Gatargate non smetterà di stupirci in negativo poiché li si è solo all’ inizio. Qui, invece, siamo all’epilogo finale con buona pace dei diritti umani e con una preponderante corruzione che hanno segnano in basso questo mondiale. Una coppa del mondo che per tante ragioni era meglio non disputare affatto?
E chest ‘è.
P.S: almeno la finale ci riporterà la ripresa del campionato e della champions…
Alleluia direbbe Choen.
Ad Maiora