ROMA–(BUSINESS WIRE)–Si incontrano oggi a Roma per fare il punto sulle nuove frontiere dell’integrazione alimentare alcuni dei più autorevoli esperti internazionali nel campo delle scienze nutrizionali e del metabolismo osseo in occasione del convegno “FilmTec®, a new way for an integrative care approach”. La nuova tecnologia applicata alla supplementazione si chiama FilmTec® ed è il risultato di una collaborazione tra IBSA Farmaceutici e l’Università degli studi di Milano nata con l’obiettivo di creare una formulazione orale innovativa capace di superare i tradizionali limiti di capsule e compresse. Costituita da un foglietto flessibile e ultrasottile della dimensione di un francobollo (50-150 micron di spessore), la nuova formulazione brevettata ha infatti il vantaggio di dissolversi rapidamente a contatto con la saliva, assicurare una concentrazione precisa ed uniforme degli ingredienti attivi e facilitare al contempo l’assunzione degli integratori in qualsiasi circostanza e in diverse condizioni.
“Quando si sviluppa una nuova tecnologia, ci si chiede sempre quale possa essere la sua effettiva utilità. Nel caso dei film orodispersibili la risposta è stata da subito evidente: si tratta di una nuova tecnologia complessa, che richiede un know-how avanzato, ma che restituisce una piattaforma in grado di supportare la somministrazione di diversi principi attivi farmaceutici o ingredienti per integratori alimentari” – spiega Tiziano Fossati, Head of Research & Development di IBSA Institut Biochimique SA. “Lo scioglimento rapido a contatto con la saliva, il gusto gradevole, la facilità di somministrazione senza l’uso di acqua, la precisione nel dosaggio, sono solo alcuni dei vantaggi che la tecnologia FilmTec® offre. IBSA ha già esplorato alcune sue applicazioni, ma siamo convinti che la piattaforma FilmTec® offrirà molte altre opportunità di sviluppo per una tecnologia sempre più vicina ai bisogni del consumatore finale”.
Le vitamine sono sostanze essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo. Sono considerate fondamentali essendo coinvolte in migliaia di processi metabolici dalla produzione di globuli rossi, al mantenimento delle difese immunitarie, al buon stato di salute delle strutture nervose e del metabolismo energetico. In generale, le vitamine come i sali minerali devono essere introdotte con la dieta dal momento che l’organismo non è in grado di sintetizzarle da solo. Fa eccezione la vitamina D il cui fabbisogno giornaliero proviene solo in minima parte (20-25%) dall’alimentazione, mentre l’apporto maggiore avviene grazie all’effetto dell’esposizione al sole. Se è vero quindi che per assicurarsi l’apporto necessario di questa vitamina può essere sufficiente trascorrere più tempo all’aria aperta, è altresì noto come specialmente tra i neonati e gli anziani, che si espongono meno dei giovani al sole, un deficit di vitamina D sia abbastanza comune, ma anche negli sportivi che si allenano nei periodi invernali esiste tale rischio.
“Nei Paesi dell’UE, livelli insufficienti di Vitamina D si riscontrano in oltre il 50% della popolazione, che è a rischio di patologie muscolo-scheletriche, tra cui osteoporosi e perdita di massa muscolare (sarcopenia)” – spiega Jean-Yves Reginster, Dipartimento Epidemiologia, Salute Pubblica ed Economia Sanitaria, Direttore del Centro OMS per l’epidemiologia della salute muscoloscheletrica e dell’invecchiamento dell’Università di Liegi in Belgio. “Sapendo che è molto difficile raggiungere il fabbisogno giornaliero raccomandato di vitamina D con una dieta sana, le società scientifiche di tutto il mondo raccomandano un’integrazione giornaliera di vitamina D in un ampio sottogruppo della popolazione anziana. Una dose di attacco può anche essere raccomandata se è necessario correggere rapidamente la carenza di vitamina D o in caso di condizioni concomitanti che ne impediscono l’assorbimento intestinale”.
Mentre è ormai ampiamente riconosciuto il ruolo della Vitamina D nel contribuire alla salute delle ossa e al metabolismo di calcio e fosforo, nuove ricerche stanno indagando il suo effetto nel migliorare l’allenamento e le performance sportive. Il muscolo è un potenziale bersaglio della Vitamina D e si ritiene che bassi livelli di Vitamina D nell’organismo possano avere effetti diretti e indiretti sull’allenamento e sui tempi di recupero dopo un esercizio fisico prolungato.
Alcuni studi dimostrano che bassi livelli di Vitamina D sono associati ad una bassa performance sportiva in termini di forza e di prestazioni aerobiche e con un maggior rischio di infezioni nello sportivo dovuto ad un abbassamento delle difese immunitarie con conseguente impossibilità a proseguire l’allenamento.
In generale le cause della carenza di vitamine possono essere diverse: da una insufficiente assunzione di queste sostanze attraverso la dieta, ad esempio per alimentazione scarsa, poco variata o limitata nelle scelte da intolleranze, ad un accresciuto fabbisogno, come avviene ad esempio in gravidanza o in presenza di alterazioni intestinali che ne inibiscono il corretto assorbimento. Una soluzione efficace per ristabilire il giusto apporto vitaminico potrebbe essere quella di assumere un integratore alimentare che apporti il fabbisogno raccomandato.
Da qui l’importanza di poter contare su una nuova formulazione in linea con le aspettative del consumatore finale. Gli integratori in film orodispersibili, sviluppati con la tecnologia IBSA FilmTec®, rientrano in questa logica in quanto possono essere assunti in maniera semplice veloce e pratica, senza bisogno di acqua, garantendo al tempo stesso un ottimo assorbimento degli ingredienti in essi contenuti. La tecnologia FilmTec®, prodotta su scala industriale attraverso un processo innovativo e altamente tecnologico, è oggi alla base dello sviluppo di quattro diversi integratori in film orodispersibili IBSA: Vitamina D3, Vitamina B, Vitamina B12, Melatonina.
Questi i temi al centro della conferenza internazionale tenutasi oggi a Roma che ha visto la partecipazione di autorevoli esperti quali Francesco Riva, membro del CNEL e Coordinatore del Working Group “Sport, Nutrition and Wellness” CNEL (IT), Silvia Migliaccio, Professore Associato presso Università Foro Italico e Presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione (IT), Tiziano Fossati, Head of Research & Development di IBSA Institut Biochimique SA (CH), Philip Calder, Professore di Immunologia nutrizionale, Facoltà di Medicina dell’Università di Southampton (UK), Jean-Yves Reginster, Dipartimento Epidemiologia, Salute Pubblica ed Economia Sanitaria, Direttore del Centro OMS per l’epidemiologia della salute muscoloscheletrica e dell’invecchiamento dell’Università di Liegi in Belgio, Daniel Owens della Liverpool John Moores University, Research Institute for Sport and Exercise Science (UK).
IBSA Institut Biochimique SA
IBSA (Institut Biochimique SA) è una multinazionale farmaceutica svizzera fondata nel 1945 a Lugano. Oggi è presente con i suoi prodotti in oltre 90 Paesi in 5 continenti e ha 17 filiali dislocate in Europa, Cina e Stati Uniti. L’azienda ha un fatturato consolidato di 800 milioni di franchi e impiega oltre 2.000 persone fra sede centrale, filiali e siti produttivi. IBSA detiene 90 famiglie di brevetti approvati e altri in fase di sviluppo e un vasto portfolio di prodotti che permette di coprire 10 aree terapeutiche: medicina della riproduzione, endocrinologia, dolore e infiammazione, osteoarticolare, medicina estetica, dermatologia, uro-ginecologia, cardiometabolica, respiratoria, consumer health. È inoltre uno dei maggiori operatori a livello mondiale nella medicina della riproduzione e uno dei leader mondiali nei prodotti a base di acido ialuronico. I pilastri su cui IBSA fonda la sua filosofia sono: Persona, Innovazione, Qualità e Responsabilità.
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