Dare un freno alle plusvalenze fittizie. Un argomento che soprattutto in Italia è salito alla ribalta delle cronache sportive e non. La FIFA sarebbe pronta a dare un freno a tutto questo con un algoritmo in grado di determinare il valore dell’overall dei giocatori.
La FIFA e l’algoritmo per il valore l’overall dei giocatori
Il “Made in Italy” per stabilire il valore economico oggettivo di un calciatore. La FIFA avrebbe preso contatti con Standard Football, società italiana che sta sviluppando un sistema in grado di determinare il giusto valore economico dei calciatori combinando dati come prestazioni, durata del contratto, infortuni e altro.
Utilizzando questo algoritmo italiano, gli affari con cifre esorbitanti rispetto a questo parametro scientifico verrebbero immediatamente segnalati come sospetti, facendo scattare immediatamente ad approfondimenti ed eventuali sanzioni nel caso in cui vengano accertate irregolarità nella compravendita.
Standard Football è guidata Gianluca Calvosa e presieduta da Mauro Baldissoni, socio al 15 per cento insieme alcuni ex calciatori come Ciro Ferrara e Gianluca Vialli, entrambi all’8,5 per cento, e Federico Balzaretti al 5 per cento.
La tecnologia ed il calcio, un binomio tardivo
La tecnologia è sempre più presente nel mondo del calcio anche se quest’ultima non è mai stata favorevole. Lo sport più popolare al mondo è, infatti, tra gli ultimi in ordine di tempo ad usare la tecnologia a dispetto di discipline come il tennis e la pallavolo che da anni utilizzano il cosiddetto “occhio di falco” per risolvere le situazioni più spinose.
Il calcio, invece, ha visto l’introduzione della Goal Line Tecnology solo a partire dai mondiale per club del 2012 mentre in Italia è arrivata nella stagione 2015-2016 ovvero meno di 10 anni fa. Introduzione abbastanza tardiva ma non quanto la “moviola in campo”.
La VAR, acronimo di Video Assistant Referee, era una innovazione tecnologica molto richiesta dalle squadre di tutto il mondo per avere un “occhio in più” nel monitoraggio delle azioni di gioco. La FIFA ha ammesso questa tecnologia dopo molto polemiche soprattutto dalla classe arbitrale che “criticava” il sistema di non rispettare il giudizio dei direttori di gara in campo. La prima competizione ufficiale FIFA dove è stata utilizzata in maniera continua la VAR è stata in occasione dei mondiale per club del 2016.
Il sistema, in Italia, è entrato poi in vigore nel campionato di Serie A 2017-18, dove è stato usato per la prima volta nell’assegnazione di un rigore alla prima giornata, nella partita Juventus-Cagliari al 37′ del primo tempo a favore del Cagliari, che verrà poi parato da Buffon.
Un sistema anti-plusvalenze?
Il fine di questa “rivoluzionaria” scelta è quella di limitare quanto più possibile le plusvalenze fittizie che attualmente sono molto “utilizzate” dai club in giro per il mondo. Le innovazioni potrebbero non finire qui visto che la FIFA sembra intenzionata a creare una camera di compensazione attraverso cui far passare tutti i pagamenti, in modo da garantire effettivi passaggi di denaro.