L’Opera dei Pupi di Palermo e la Compagnia Sofia Amendolea di Romarappresenteranno l’Italia al Festival Mondiale della Marionetta, che si terrà dal 22 al 29 settembre al Teatro Nazionale delle Regioni di Cartagine, in Tunisia.
Ben 70 gli spettacoli che si terranno nell’ambito dell’evento e oltre 20 i paesi partecipanti da tutto il mondo.
La tetralogia di GEA, con il suo “Epilogo”, con la regia di Fabio Omodei, sarà lo spettacolo di apertura di uno dei festival internazionali più importanti che mettono in scena le migliori produzioni mondiali di teatro dei burattini, burattini/sperimentale e di figura. Uno spettacolo scelto perché originale e visivo, ma soprattutto perché affronta una tematica e un problema molto attuale
Poi sarà la volta di quello che è considerato il patrimonio del teatro italiano ovvero l’Opera dei Pupi di Palermo con lo spettacolo “Orlando e Rinaldo VS Nofrio e Virticchio” dell’ Associazione per la Conservazione delle Tradizioni Popolari, Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.
Poi l’Opera dei Pupi di Palermo presenterà un ospite italiano molto speciale per le giornate di studi internazionali, ovvero Rosario Perricone, direttore del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo.
Il festival si propone di promuovere il teatro delle marionette in Tunisia, dare risalto alle principali opere tunisine nell’arte delle marionette e valorizzare l’esperienza tunisina nel campo, permettendo al grande pubblico tunisino di far conoscere le marionette nel mondo, stabilire reti tra gli attori del settore, le strutture e gli eventi di burattini di tutto il mondo.
A presentare l’evento la direttrice del festival, madame Habiba Jendoubi, marionettista da oltre 40 anni.
“La nostra tradizione dei burattini nasce da influenze straniere come quella turca, siciliana e francese. Il teatro dei burattini in Tunisia nasce nel XIX secolo, e addirittura nel XVI secolo per quanto riguarda la prima forma principale del teatro delle marionette: il teatro delle ombre e il suo famoso personaggio Karakouz. E subito dopo sotto l’influenza dalla Francia venne Guignol” spiega la direttrice del festival.
“Gli spettacoli di Guignol furono messi in scena nella città francese. La Tunisia conobbe poi, ancora nel 19° secolo, un terzo tipo di teatro delle marionette, l’Opera dei Pupi, i cui protagonisti sono marionette provenienti direttamente dall’Italia, in seguito all’immigrazione di massa dei siciliani che hanno mantenuto questa tradizione cara alla loro isola” continua madame Jendoubi.
“Vogliamo promuovere le arti di teatro di figura in Tunisia, e promuovere le opere tunisine permettendo al pubblico straniero di conoscere l’arte del teatro delle marionette di tutto il mondo. Il nostro intento è creare una rete tra gli attori, le strutture e le manifestazioni di tutto il mondo specializzate nel settore. Con la speranza di un futuro raggiante, sull’onda dello slancio che stanno vivendo gli eventi del genere” conclude la direttrice.