Anche la 73esima edizione del Festival di Sanremo è andata agli archivi. Cosa rimarrà nella mente di tutti per quanto riguarda questo quarto festival della canzone italiana diretto da Amadeus? Tra canzoni, momenti inaspettati ed ospiti facciamo un rapido “rewind” delle serate che hanno composto il Festival di Sanremo 2023.
Festival di Sanremo 2023: debutto e… calci
La prima sera è quella più “nervosa” di tutte, da sempre. Il nervosismo del debutto, il voler sempre fare tutto bene ed alla perfezione, la voglia di voler fare bene. La prima serata di Sanremo 2023, alla fine, è stata un successo in termini di pubblico circa il 64% dello share nazionale. Una prima serata dove oltre le canzoni sono stati tre i momenti più memorabili:
- I trenta minuti dedicati alla esibizione dei Pooh, super ospiti della serata, utile soprattutto a sponsorizzare il concerto del 6 Luglio a San Siro
- L’esibizione di Blanco che verrà ricordata più per la distruzione dei fiori sul palco rispetto alla nuova canzone del cantante in sé. Una polemica che ancora non si è placata nonostante le scuse sui social di Blanco.
- L’apertura della serata che ha visto (per la prima volta nella storia del Festival) la presenza tra il pubblico del Presidente della Repubblica Italiana. Una apertura segnata dal monologo di Roberto Benigni dedicato alla costituzione che compie “75 anni di vita”.
La seconda serata
Serata numero due, nuovi brani da ascoltare ma anche diversi momenti da ricordare. La seconda serata ha visto per la prima volta sullo stesso palco a cantare Gianni Morandi, Albano e Massimo Ranieri. I tre hanno iniziato la loro esibizione scendendo in platea tra il pubblico in visibilio. Dopo l’esibizione, Amadeus ha annunciato che Albano sarà all’arena di Verona per i suoi 80 anni, il prossimo 18 maggio.
Altro importante momento della sera ha visto come protagonista Pegah Moshir Pour, iraniana e italiana attivista dei diritti umani, ha fatto un toccante monologo sulla lotta per i diritti in corso in Iran. Pegah ha ringraziato chi lotta in prima linea e con Drusilla, ha recitato frasi scritte da un iraniano successivamente represso dal regime in cui vengono elencati i diritti mancanti in Iran.
La serata verrà, inoltre, ricordata per Fedez che sul palco sponsorizzato dall’azienda motoristica Suzuki si è lanciato in una esibizione rap dai forti riferimenti politici. Il rapper ha, infatti, citato Matteo Messina Denaro, il look hitleriano di Salvini, il Sottosegretario Bignami ed Eugenia Roccella.
La terza serata tra Maneskin e imprevisti
La prima serata dove i 28 artisti si sono esibiti tutti insieme è stata caratterizzata da alcun momenti da ricordare:
- Gianluca Grignani ha dovuto ricominciare il suo brano visto che per problemi tecnici legati al microfono non riusciva più a sentire la sua voce in cuffia.
- Il ritorno dei Maneskin sul palco dell’Ariston. La band da diversi anni sulla crestaa dell’onda del successo si è esibita con un medley di “I wanna be your slave”, “Zitti e buoni”, “The loneliest” e “Gossip”. Subito dopo, i Maneskin hanno ricevuto il Premio Città di Sanremo.
- Il discorso sul razzismo di Paola Enogu, co-conduttrice della serata. Un continuo, in realtà, delle parole che la stessa pallavolista italiana ha rilasciato nella conferenza stampa di presentazione della terza serata. Paola Enogu aveva, infatti, dichiarato che “L’Italia è un paese razzista? Si, anche se sta migliorando”.
- Doveva essere la serata del premio alla carriera di Peppino di Capri ma “l’evento” è stato spostato alla serata successiva, quella dei duetti e delle cover.
La serata delle cover
La serata dei duetti è stata vinta da Marco Mengoni con la sua cover in versione gospel di Let it be, brano storico di John Lennon. Tantissime sono state le esibizioni che sono entrate di diritto tra le più memorabili della storia di Sanremo come quella di Giorgia ed Elisa che si sono esibite nelle loro canzoni vincitrici di Sanremo (ad interpreti invertite, ovviamente) ovvero Luce e Di sole e d’azzurro. Una serata da ricordare soprattutto per il successo d’ascolti visto l’oltre 66% di share nazionale.
Il gran finale del Festival di Sanremo 2023
Un festival di Sanremo così corposo ha avuto la sua degna conclusione con una vera e propria maratona della musica. Oltre 5 ore di spettacolo, musica ed intrattenimento per coronare la vittoria di Marco Mengoni con il suo brano “Due vite”. Gino Paoli ed Ornella Vanoni incantano l’Ariston con i loro brani immortali. Oltre Marco Mengoni che vince il premio “principale”, ecco gli altri premi asegnati durante la serata:
- Premio della Critica “Mia Martini”: Colapesce Dimartino con Splash
- Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo: Coma_Cose con L’addio
- Premio Sala Stampa Radio-TV-Web “Lucio Dalla”: Colapesce Dimartino con Splash
- Premio Lunezia per il valore musical-letterario: Coma_Cose con L’addio
- Premio “Giancarlo Bigazzi” alla miglior composizione musicale: Marco Mengoni con Due vite
- Premio “Enzo Jannacci” NuovoIMAIE alla migliore interpretazione: Colla Zio con Non mi va
- Premio “CoReCom” sulla violenza contro le donne: Mara Sattei con Duemilaminuti