‘Le parole della cultura. Un vocabolario che si rinnova‘ è il titolo della sesta edizione del Festival del giornalismo culturale in programma quest’anno nelle città di Urbino, Fano e Pesaro. Si parlerà dei linguaggi usati dall’informazione e dalla comunicazione culturale, delle tecniche per raggiungere il pubblico, del modo in cui si comunica il patrimonio culturale, rivolgendo una particolare attenzione ai linguaggi della cultura: come erano, come sono, come stanno cambiando, come migliorarli.
Il Festival si apre a Urbino nella consueta cornice del Salone del Trono di Palazzo Ducale, con la lectio magistralis tenuta dal direttore del Salone del Libro di Torino, Nicola Lagioia. A seguire, Lella Mazzoli -direttore del Festival insieme a Giorgio Zanchini- approfondirà il tema dei linguaggi adottati dai media per ‘raccontare’ la cultura, presentando i dati della ricerca dell’Osservatorio News-Italia dell’Università di Urbino Carlo Bo, che monitora annualmente la fruizione di informazione culturale degli italiani.
Gli appuntamenti proseguono a Fano nella seconda giornata di lavori, quindi a Pesaro: si discuterà di libri e letteratura, storia, musica, cinema, arte, architettura e patrimonio culturale attraverso i format già sperimentati con successo nelle passate edizioni -La narrazione, Il dialogo, La piazza- a cui si aggiunge, quest’anno, uno spazio dedicato all’approfondimento, Il focus. Proprio a Pesaro, il capo ufficio stampa del Cnr Marco Ferrazzoli parteciperà a una tavola rotonda sul tema ‘Cinema, serie tv, web series’, con Pedro Armocida, Paolo Legrenzi, Paola Mammini, Marco Melluso e Roberto Pisoni.
Tra le altre novità dell’edizione 2018, il Festival Off è un contenitore parallelo con incontri e aperitivi che permetteranno di ampliare i dibattiti in un contesto nuovo e ancora più aperto alla discussione. Tornano, infine, gli appuntamenti consolidati delle Mostre del Festival -che porteranno all’attenzione del pubblico, tra le altre cose, le copertine di ‘Robinson-La Repubblica’ e i disegni del vignettista Massimo Bucchi- e i Concorsi del Festival, dedicati rispettivamente agli studenti delle scuole di secondo grado della Regione Marche, e a giornalisti under 35 anni.