Si tiene a Roma, presso il Cinema Farnese Arthouse di Campo dè Fiori, dal 1 al 7 ottobre, la 14a. edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano. Diretto da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori, il festival approda a Roma dopo le anteprime estive di Campobasso, Napoli (Foqus, Quartieri Spagnoli), Messina (Parco Horcynus), Bova-Reggio Calabria e Venezia.
Tra i titoli già confermati de La Nueva Ola, sezione dedicata al recente cinema spagnolo, inedito e di qualità, “La inocencia”, opera prima di Lucía Alemany, che affronta la vita di un gruppo di adolescenti in un piccolo paesino della costa valenziana. La regista sarà presente a Roma nell’evento speciale di apertura del festival, per presentare al pubblico il film già vincitore del Premio del Pubblico Giovane al Festival internazionale di San Sebastian. Altro titolo confermato è l’atteso “Intemperie” di Benito Zambrano vincitore di due Premi Goya 2020 per la Miglior sceneggiatura e la Miglior colonna sonora (Sílvia Pérez Cruz). Il film che ha come protagonista Luis Tosar (“Celda 211”, “Bed Time”, “Desconocido”, “A cambio de nada”), è un western ambientato nel Sud della Spagna nel primo dopoguerra quando s’afferma la dittatura franchista, con tutte le sue prepotenze e ingiustizie.
Di anno in anno si va rafforzando la sezione Latinoamericana che per la 14a. edizione, oltre a presentare titoli provenienti dal Cile, Messico e Argentina, darà largo spazio al cinema peruviano. Il Focus Perù -che riceve il sostegno dell’Ambasciata del Perù in occasione del Bicentenario dell’Indipendenza del Paese-, sarà composto da titoli sia classici che contemporanei, e tra questi l’inedito “La revolución y la tierra” di Gonzalo Benavente Secco. Il film, già un cult in patria (al debutto è stato più visto di “Joker”), ripercorre il prima, il durante e dopo la riforma agraria del 1969: una cavalcata ricca di riferimenti cinematografici, storici e letterari, che riesamina con lucidità le pagine di una storia emblematicamente latinoamericana.
La sezione Clasicos presenta due autentiche perle. La prima è di Buñuel, nel 60° anniversario di “Viridiana”, capolavoro interpretato da Francisco Rabal, Fernando Rey e Silvia Pinal. Il film, che vinse la Palma d’Oro a Cannes 1961, venne scomunicato dal Vaticano e perciò stesso censurato per lunghi anni in Spagna e in Italia. La seconda perla è un omaggio a Luis García Berlanga nel Centenario della sua nascita. Amico e collaboratore di Zavattini ed Ennio Flaiano, si distinse per un cinema carico di un umorismo al limite del corrosivo. A Berlanga il Festival dedica la proiezione speciale “La escopeta nacional” (1978), che verrà presentato dalla produttrice Marisol Carnicero storica collaboratrice del maestro spagnolo.
Il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è organizzato da Exit media, realizzato con il contributo dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e della Direzione Generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, e riceve il sostegno di Acción Cultural Española (AC/E), Ufficio del turismo spagnolo, Real Accademia di Spagna a Roma, Instituto Cervantes di Roma, le Ambasciate di Perù, Messico e Argentina, e il patrocinio dell’Istituto Italo-Latinoamericano (IILA). La RAI è come ogni anno media partner esclusivo della manifestazione.
Tutti i film sono proiettati in versione originale e sottotitolati in italiano.