Una Festa della mamma diversa quella del 2020. Finalmente la quarantena è finita e si possono andare a trovare i congiunti. Attenzione, però, il virus è ancora in giro e se non usiamo prudenza potremmo trovarci di nuovo punto e accapo.
I “lavoretti” per la mamma
Quando c’è la festa della mamma e si è bambini non può mancare il “lavoretto” realizzato a scuola (quest’anno rigorosamente tra le mura domestiche). Una foto in cornice realizzata con la pasta, una mattonella di argilla con l’impronta della mano… e il biglietto! Scritte gigantesche che ci fanno intenerire, colori vivaci, affetto manifestato a profusione. Chi non ha più l’età come se la sbriga? A questo punto diventa più impegnativo: la scelta di un regalo comporta conoscere i gusti della festeggiata, il suo stile di vita anche se, a guardarsi intorno, i suggerimenti non mancano. Qualunque cosa si scelga, state pur certi a lei piacerà: sarà felice del pensiero avuto per lei. Quando poi le mamme imbiancano è bello poterle accarezzare ancora e il loro ricordo non ci abbandona mai.
Festa della mamma 2020: come siamo arrivati fin qui
Le origini della festa della mamma sono sconosciute. In fondo la figura materna è sempre stata celebrata fin dall’antichità. I Greci e i Romani, nel mese di maggio, onoravano il culto delle dee della fertilità. Il passaggio dal paganesimo alla religione ha poi spostato il centro dell’attenzione sul culto della Madonna, la madre di Gesù. Non a caso in epoca fascista, più precisamente nel 1933, la Giornata Nazionale della Madre e del Fanciullo fu festeggiata il 24 dicembre, la vigilia di Natale. In quell’occasione furono premiate le madri italiane più prolifiche. La festa della mamma come la festeggiamo oggi nasce da un’idea di Anna M. Jarvis alla fine dell’Ottocento. Anna iniziò a celebrarla in ricordo di sua madre grande attivista per la pace. La sua dedizione e determinazione furono tali che il presidente Woodrow Wilson decise, nel 1914, di istituire il Mother’s Day la seconda domenica di maggio. In Italia abbiamo dovuto aspettare gli anni Cinquanta del Novecento per avere una giornata dedicata alla mamma. All’inizio cadeva l’8 maggio, giorno dedicato dai cattolici alla Madonna, mentre in un secondo momento ci si è uniformati alla data americana.
Ode alle mamme
Ode alle mamme che in un Paese che si dice civilizzato sono costrette ancora a scegliere tra lavoro e famiglia; che in pieno progresso devono subire la discriminazione da parte degli uomini e da parte di donne non mamme. Credetemi, scrivere queste cose sapendo di non essere originali ma comunque attuali è frustrante. Quando sanno resistere a tutto ciò, si dividono tra impegni lavorativi, la gestione di una casa, la crescita dei loro figli. Quasi sempre senza la collaborazione di nessuno e con tanto di sorriso sulla labbra. Per celebrare questo loro super lavoro, quale regalo è più adatto?
Foto di copertina ivabalk da Pixabay