E’ inaccettabile che Israele continui a mettere in atto, con il consenso manifesto degli USA, il sistematico massacro della popolazione palestinese nella striscia di Gaza attaccando con raid aerei campi profughi in cui rimangono vittime vecchi, donne e bambini. E’ altrettanto indecente che la comunità internazionale non degni di uno sguardo e non muova un dito per diritti umani così palesemente violati dallo stato israeliano
Non ci occupiamo quasi mai si politica internazionale perchè riteniamo che ci sono testate informative molto più qualificate della nostra ed esperte nel farlo. Occuparsi di Palestina e Gaza, però, non è solo occuparsi di politica internazionale ma soprattutto di diritti; sì diritti civili negati da un popolo ad un altro complice la più grande superpotentza mondiale: gli USA. Il sistematico massacro della popolazione civile palestinese della striscia di Gaza è una delle attività più ignobili che si siano mai verificate nella storia dei consessi civili. La comunità internazionale non fa nulla per mettere fine a questo scempio (che è solo uno di quelli quotidianamente perpetrati nel mondo da un popolo su un altro) e adesso sono salite a cinque le vittime palestinesi di oggi uccise in due diversi raid dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito all’AFP dal portavoce dei servizi di emergenza Adham Abu Selmiya, l’obiettivo dell’ultimo raid aereo è stato il campo profughi di Jabalia, dove hanno perso la vita un uomo di 65 anni, Mohammed Mustafa al-Hasumi e la figlia di 35 anni, Faiza al-Hasumi. Altri due raid hanno invece colpito la città di Khan Yunis, uccidendo due militanti della Jihad islamica. Fonti palestinesi hanno riferito di un altro attacco nella zona nord della Striscia di Gaza nel quale avrebbe perso la vita un ragazzo di 15 anni, ma l’esercito israeliano ha negato di aver effettuato azioni militari in quella zona al momento dell’uccisione del giovane. I morti di oggi hanno fatto salire a 23 il numero delle vittime nei territori palestinesi negli ultimi tre giorni in un quadro davvero terrificante per la crudeltà e la metodicità con cui viene messo in atto. Il Quartetto per il Medio oriente si riunirà oggi per discutere sugli sviluppi del conflitto israelo-palstinese, poco prima dell’apertura del summit del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla primavera araba. Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon si incontreranno al palazzo di Vetro di New York, in collegamento tramite videoconferenza con il capo della diplomazia europea Catherine Ashton. Sono passati trent’anni ma mai abbiamo potuto cancellare dalla memoria i massacri si Sabra e Chatila visti in TV; diverse Intifada si sono succedute ma rivedere oggi le stesse immagini per di più con maggiori dettagli fa ancora più male. Che il governo israeliano, speriamo non il popoli, non riesca a mettere in atto un comportamento minimamente civile dopo le vicissitudini storiche passate sulla propria pelle fa inorridire e va al di là di ogni ragione politica o di stato. Gli Stati Uniti e quell’ Obama in cui molta parte dell’opinione pubblica internazionale fidava per il ristabilimento di alcuni atteggiamenti davvero riprovevoli dello Zio Sam nel consesso mondiale sono andati miseramente delusi. La riunione odierna sarà la solita farsa e il solito ignobile balletto di responsabilità mentre la gente inerme muore. La vergogna di tutto ciò ricade, comunque, sulle coscienze di ognuno di noi che voglia denominarsi cittadino di questo mondo e che ogni volta gira la testa dall’altra parte facendo spallucce e sentendosi piccolo piccolo di fronte ai problemi.Â
Gianni Tortoriello
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