Per la regia di Gaetano Stella e la direzione scenotecnica di Salvatore Acconciagioco della Bottega San Lazzaro al Teatro delle Arti di Salerno, “Ferdinando” di Annibale Ruccello.
Composta nel 1985, la commedia fu portata da Stella per la prima volta sul palcoscenico nel dicembre ’92.
“Solo allora mi sentii pronto” – confida il regista e attore salernitano. E infatti, il 12 settembre 1986, Gaetano Stella e la moglie Elena erano in compagnia della moglie del produttore Stefano Tosi, quando quest’ultima ricevette la telefonata che l’avvertiva che il marito, insieme con Annibale Ruccello, avevano perso la vita in un incidente stradale, mentre da Roma stavano raggiungendo il Teatro Massimo di Benevento.
“Il mio ricordo – continua Stella – non può prescindere dall’aver assistito a quella telefonata“. Trascorsero sei anni, prima che, insieme con la compagnia Mascheranova di Pontecagnano, la ormai celebre messinscena di Ruccello venisse rappresentata a Salerno.
“Per l’occasione – dice Stella – volli che recitassero Giulia Palumbo nei panni di Donna Clotilde e Chiara Garofalo in quelli di Gesualdina. Due ottime attrici che ho richiamato sul palco per questa edizione 2017. Dopo venticinque anni riparto da lì, ma con una maturità diversa“.
Nei panni di Don Catello il bravo e collaudato Marco Villani, mentre in quelli di Ferdinando ci sarà il giovane Gennaro Della Rocca, prodotto dell’Accademia dello Spettacolo di Baronissi.
“La modernità di questo spettacolo, nel bene e nel male, sarà talmente evidente da suscitare stupore –concordano Serena Stella e Alessandro Caiazza, rispettivamente direttore artistico e organizzativo di TeatroNovanta – Sembrerà uno spettacolo scritto, non nel 1985, ma nel 2020, considerata l’attualità dei temi che affronta“.
“Ferdinando” rientra nella rassegna “Napul’è Mille Culure” firmata da TeatroNovanta. Quattro appuntamenti più uno in regalo, “Da Shakespeare a Pirandello”, con protagonista Giorgio Pasotti.