A due anni dall’annessione illegale della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa, l’Unione europea mantiene il suo fermo impegno a favore della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.
Ribadisce di non riconoscere e di continuare a condannare tale violazione del diritto internazionale, che rimane una sfida diretta alla sicurezza internazionale, con gravi ripercussioni sull’ordinamento giuridico internazionale che protegge l’unità e la sovranità di tutti gli Stati.
L’Unione europea continua a impegnarsi ad attuare pienamente la propria politica di non riconoscimento, anche per mezzo di misure restrittive. Invita nuovamente gli Stati membri dell’ONU a prendere in considerazione analoghe misure di non riconoscimento, in linea con la risoluzione 68/262 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Ribadisce la propria profonda preoccupazione per lo spiegamento militare e per il deterioramento della situazione dei diritti umani nella penisola di Crimea, comprese la negazione delle libertà di espressione, di riunione pacifica, di religione e di credo, nonché la persecuzione delle persone appartenenti a minoranze, in particolare i tatari di Crimea. Particolarmente preoccupante è la presentazione di una richiesta di proibire le attività del Mejlis, un organismo di autogoverno dei tatari di Crimea, in quanto organizzazione estremista. L’UE chiede il pieno rispetto delle norme internazionali in materia di diritti umani e degli altri obblighi derivanti dal diritto internazionale. Occorrono indagini accurate su tutti i casi pendenti di violazioni dei diritti umani, come sparizioni forzate, torture e omicidi.
È necessario che Olegh Sentsov e Oleksandr Kolchenko, detenuti e condannati in violazione del diritto internazionale, siano immediatamente rilasciati e che sia garantito loro un rimpatrio sicuro in Ucraina. Importanza fondamentale continua a rivestire l’accesso pieno, libero e senza restrizioni degli attori internazionali nel settore dei diritti umani all’intero territorio dell’Ucraina, comprese la Crimea e Sebastopoli.