Giorgio Carcatella, candidato consigliere regionale per la Federazione della Sinistra di San Giorgio a Cremano, sottolinea l’importanza dell’alternativa sociale rappresentata dal proprio schieramento
Giorgio Carcatella, ufficiale di Polizia Municipale, è segretario della sezione della Federazione della Sinistra “Nilde Jotti” di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, ed è stato, negli ultimi anni, consigliere della Provincia di Napoli nel Collegio di San Giorgio a Cremano. È candidato consigliere della Regione Campania sostenendo la candidatura di Paolo Ferrero alla presidenza.
Quali sono i punti cruciali del vostro programma?
Coerenza, battaglia per la legalità e impegno civile. E non dimentichiamo l’istruzione, la riforma Gelmini è stata disastrosa, ha tolto a tanti questo fondamentale diritto. Per noi la scuola e l’istruzione devono essere garantite a tutti. Perciò intendiamo finanziarle adeguatamente.
Come lei stesso ha affermato, la Federazione della Sinistra intende, come suo punto di forza, continuare a rappresentare le categorie più disagiate, quelle che non si sentono rappresentate dalle forze politiche, gli esclusi. Anche De Luca, che voi criticate, ha detto di essere “dalla parte della povera gente”, più che dell’ideologia di partito. Voi, quindi, che valore aggiunto date a questa vostra posizione, qual’è la differenza tra la vostra e quella di De Luca?
La differenza è questa: De Luca, in merito, esprime un’idea qualunquista. Noi, invece, rappresenteremo, in modo diretto, gli interessi di tutti gli esclusi. E poi per noi la politica dev’essere fatta di partiti. In passato, durante la vicenda Tangendopoli, si assisté al degrado dei partiti e, quindi, della politica. Noi intendiamo fa rinascere l’importanza del partito e siamo contro le lobby, i potentati. I partiti sono le vere sedi politiche, che ora non ci sono più perché quelli che adesso chiamano tali fanno invece gli interessi di queste lobby. Invece bisogna puntare sulla crescita dei giovani ed operare scelte ben definite che vadano contro le leggi ad personam.
Ferrero ha detto che De Luca è di destra. Lei condivide questa affermazione?
Sì, noi rappresentiamo l’alternativa sociale, stiamo dando un segnale molto netto rispetto ai due blocchi conservatori. E poi loro hanno come arma potenti mezzi di comunicazione. Noi, la forza delle idee.
Uno dei problemi cruciali della Campania è quello dei rifiuti. Avete delle proposte a riguardo?
Il problema non è stato superato dal governo. In realtà i rifiuti, da Napoli, sono stati solo spostati altrove, in zone sperdute, tra cui il territorio del comune di Ferrandelle, in provincia di Caserta, dove ci sono anche ecoballe. Noi puntiamo sulla raccolta differenziata e siamo contro gli inceneritori, siamo a favore del riciclaggio.
Ferrero, come anche altri esponenti del partito, ha espresso l’idea che val la pena a volte rinunciare all’unità delle forze politiche della sinistra a causa della divergenza di intenzioni e a favore della propria coerenza ideologica. Come pensa si possa sopperire a questa significativa rinuncia?
L’unità è importante. Ma è importante soprattutto l’unità dei comunisti. Tra di noi abbiamo opzioni programmatiche condivise. Loro, invece, hanno creato un accordo solo per mantenere un simbolo. La nostra unità serve da riscatto d’orgoglio, riscatto sociale e del mondo del lavoro.
Daniele Picardi