E’ attivo il primo laboratorio spaziale sperimentale su nano satellite basato su CubSat. Si tratta di DIDO2, un nano satellite delle dimensioni di 30 x 10 x 10 cm che si muove grazie all’energia solare e comunica con le stazioni di terra tramite UHF/VHF e banda S. DIDO2, che fa parte di una piattaforma di nano satelliti per sperimentazioni in condizioni di microgravità sviluppata da Spacepharma, azienda svizzera con centri di ricerca in Israele e California, è stato lanciato la scorsa settimana insieme ad altri 103 nano satelliti dall’Agenzia Spaziale Indiana. Per i prossimi tre anni rimarrà in un’orbita di 530 km di altezza dove eseguirà una serie di sperimentazioni. La piattaforma mGnify può essere declinata in cinque diversi tipi di micro laboratori con diverse specializzazioni: biochimica, ricerche farmaceutiche, ricerche genetiche, cristallizzazione delle proteine e migrazione delle cellule.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione nell’utilizzo delle piattaforme satellitari per la sperimentazione, in quanto i ricercatori potranno controllare direttamente e da qualsiasi luogo sulla Terra, grazie ad un’app dedicata, i loro esperimenti in condizioni di microgravità, per lunghi periodi di tempo e a costi molto più bassi che in passato. Le condizioni di sperimentazione nello spazio consentono infatti di ricombinare la struttura delle molecole in modi non replicabili sulla Terra e quindi di ottenere nuovi brevetti.
Nello specifico, DIDO2 eseguirà quattro tipi di esperimenti: uno studio del Fraunhofer Institute sulla cinetica di due diversi enzimi; una ricerca dell’Università di Tel Aviv sulla fisica microfluidica; uno studio per l’Accademia delle Scienze cinese sui peptidi; e una sperimentazione per l’Università di Glasgow sulla chimica dei cristalli.
Spacepharma prevede di mettere in orbita cinque satelliti entro la fine dell’anno e di essere in gradi di produrre tre satelliti al mese, ciascuno in grado di portare a bordo fino a 160 esperimenti.