Torna allo Spazio MIL, a Sesto San Giovanni (Milano), l’evento dedicato all’arte culinaria “Far da mangiare. Festival della cucina 2019“, giunto alla sua sesta edizione, in programma nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 novembre.
Per l’occasione è esposta l’interessante mostra “DODICI STORIE SUL CIBO. Dal Cavallo al Carrello. Carte dalla collezione Rapisarda“, a cura di Andrea Tomasetig, che inaugura giovedì 21 novembre alle ore 18.30.
Tema della manifestazione è la convivialità, quale elemento comune a tutte le culture del mondo in ogni epoca e in ogni luogo. Da sempre, infatti, il riunirsi intorno al cibo è momento di ritrovo e condivisione, attorno a cui ogni Paese ha sviluppato proprie usanze e tradizioni, ed i gesti del cucinare rappresentano un linguaggio universale capace di creare un dialogo interculturale.
Il festival “Far da mangiare”, che si svolge in concomitanza con la Settimana della Cucina italiana nel mondo, diffonde la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti, dalla preparazione alla degustazione e dalla materia prima agli strumenti di lavorazione. È infatti in programma un week-end con un fitto calendario di attività completamente gratuite, rivolte a tutti, che quest’anno si concentrano soprattutto sulle esotiche atmosfere e sui profumi provenienti dall’Asia e dal Sud America. È possibile partecipare a workshop di cucina come Hosomaki per tutti a cura di Lilli Geri, manager dei corsi di Gambero Rosso e Boscolo, o La semola questa sconosciuta, che vede la partecipazione della blogger di “Giallo Zafferano” Elisabetta La Cerra, a degustazioni, incontri con i produttori e cooking show per curiosare tra le ricette più interessanti da Oriente a Occidente.
È inoltre previsto, per tutta la giornata di domenica, il workshop di food design Cibo è cultura tenuto dai designer Marika Aakesson e Francesco Subioli, rivolto a sedici studenti di Design di Prodotto e della Comunicazione selezionati tra quanti invieranno la propria candidatura a info@spaziomil.org. I giovani aspiranti designer sono chiamati ad esplorare gusti, forme e riti del mangiare tra Italia e Cina, ed a proporre soluzioni efficaci per la fruibilità del cibo in precisi contesti e situazioni.
Arricchiscono il programma coinvolgenti laboratori pensati ad hoc per i bambini, durante i quali, mediante il gioco, la manipolazione e la scoperta, anche i più piccoli possono conoscere e scoprire odori e sapori da tutto il mondo, oltre ad imparare l’importanza di un’alimentazione sana e varia.
Sull’onda del grande successo delle passate edizioni si conferma Spazio MEAL, area dedicata allo street food, dove i visitatori possono pranzare o cenare degustando cibi provenienti da varie regioni d’Italia o addirittura internazionali, spaziando tra diversi food truck.
Da giovedì 21 novembre anticipa il festival una grande novità, la mostra “DODICI STORIE SUL CIBO. Dal Cavallo al Carrello. Carte dalla collezione Rapisarda”, a cura di Andrea Tomasetig. La variegata esposizione propone una selezione di carte e documenti d’epoca provenienti dalla vasta collezione dello studioso milanese Michele Rapisarda, che raccontano dodici curiose storie sul cibo italiano dal 1865 fino ai nostri giorni.
Di particolare interesse sono le copertine di varie riviste illustrate, dalla storica “Domenica del Corriere” disegnate da Achille Beltrame e Walter Molino, all’attuale rivista d’artista “Toiletpaper” creata da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, oltre a pagine pubblicitarie con grafiche firmate da Leonetto Cappiello, Antonio Rubino, Benito Jacovitti.
A queste si aggiungono cartoline, calendari, ricevute di pasti all’osteria, gadget e pieghevoli. La rassegna prende le mosse dal periodo in cui la ricca borghesia lombarda andava a mangiare fuori porta in carrozza, provvedendo anche al pasto per il cocchiere e il cavallo, per terminare con la nascita e l’affermarsi dei supermercati e del carrello della spesa.
Tra le carte in mostra è possibile imbattersi nel pranzo di Ferragosto del 1904 sotto le guglie del Duomo di Milano e negli scugnizzi napoletani “mangiamaccheroni” sempre del primo Novecento, toccando poi gli anni Trenta con la pubblicità del modernissimo frigorifero Algidus e dell’innovativo Caffè Cirio sottovuoto. Si assiste quindi all’avvento della televisione nel 1954 e al successo televisivo di Carosello, per concludere con un omaggio al grande Gualtiero Marchesi.
L’allestimento presenta sia i materiali originali sia la loro riproduzione ingrandita a parete, corredati da brevi testi per approfondirne il contesto storico e sociale. Inoltre, nel corso delle due giornate del Festival, sono previste visite guidate con il collezionista e il curatore.