Il 2021 sta volgendo al termine col Covid ancora a farla da padrone. In realtà, sono ancora moltissimi i temi che affliggono il mondo tra cui (soprattutto) la fame del mondo che viene “fotografata” dall’ultimo rapporto FAO.
Il rapporto FAO 2021 sulla fame nel mondo
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) stila ogni anno il rapporto per fotografare quella che è la situazione sul mondo dell’alimentare. La “fame del mondo” è sempre uno dei temi più importanti insieme ai problemi ambientali. La malnutrizione, la cattiva distribuzione del cibo nel mondo, la sottoalimentazione oppure l’obesità. Insomma, sono davvero tante le problematiche legate al mondo dell’alimentazione.
Denutrizione, differenze da zona a zona
Negli ultimi due decenni, i Paesi della europei e dell’Asia centrale hanno compiuto progressi significativi nella lotta contro la denutrizione. In tutto il mondo, il numero di persone con un consumo alimentare insufficiente è aumentato dall’8,4% nel 2019 al 9,9% nel 2020, mentre in Europa e in Asia centrale la media regionale è rimasta al di sotto del 2,5%, dove è stata per quasi due decenni.
Tuttavia, questa cifra nasconde differenze a livello subregionale: mentre il numero è basso nell’Unione europea, nell’Associazione europea di libero scambio e tra i paesi europei della Comunità di Stati indipendenti, negli ultimi due anni sono stati rilevati piccoli aumenti nel Caucaso, nell’Asia centrale e nei Balcani occidentali.
FAO, i “commenti” dell’organizzazione
Il rapporto vede inoltre alcuni commento da parte della FAO. “Con le risposte politiche alla pandemia che variano notevolmente in base al livello di ricchezza e alla volontà politica di ciascun paese, le disuguaglianze nazionali e subregionali nell’accesso al cibo e alla nutrizione sono determinate a crescere“, ha detto il vice direttore generale e rappresentante regionale della FAO, Vladimir Rakhmanin nella prefazione della pubblicazione . “Questo deve essere affrontato per garantire che l’Europa e la regione dell’Asia centrale vadano avanti nel raggiungimento di cibo e nutrizione sufficienti per tutti, con l’impegno di non lasciare indietro nessuno“.