Falcon 9 ha portato a termine con successo la sua missione. Il vettore di SpaceX è riuscito per la prima volta nell’impresa di decollare, portare in orbita un carico utile di 11 satelliti Orbcomm e far atterrare integro il suo primo stadio
Il razzo è partito da Cape Canaveral in Florida, quando in Italia erano le 2.20 del mattino del 22 dicembre. Subito dopo il primo stadio si è capovolto iniziando a rallentare in direzione terra – il secondo ha invece ha continuato a trasportare i satelliti in orbita – infine i razzi di posizione hanno corretto la sua traiettoria permettendogli di atterrare in verticale in una zona appositamente allestita, nei pressi della base NASA.
Si tratta di un risultato molto importante per la compagnia di Elon Musk, perché arriva ad alcuni mesi di distanza dal fallimento dello scorso giugno, quando un altro vettore è esploso poco dopo la partenza dalla rampa di lancio. Ora il Falcon 9 sarà sottoposto a una serie di test per verificare le eventuali problematiche causate dal breve volo suborbitale. Il prossimo passo sarà dimostrare che lo stesso razzo potrà essere usato una seconda volta, senza la spesa di costruirne uno totalmente nuovo.
L’inizio dell’avventura nel settore dei veicoli spaziali di SpaceX risale al 2012 quando Falcon 9 ha spiccato il volo da Cape Canaveral, portando nello spazio la capsula Dragon con a bordo un carico di rifornimenti per gli astronauti sulla ISS. Con questa missione è stato dato il via al trasporto privato verso la ISS, al momento solo di rifornimenti ma presto anche per gli astronauti sarà prevista questa modalità, come stabilito nel programma Commercial Crew Developement (CCDEV) della NASA.