Venerdì 3 marzo avrà luogo il percorso spettacolo a cura di Mani e Vulcani “Fabula Vergiliana, come tutto ebbe inizio”. Viaggio sotterraneo sulle tracce dello Mago di Massimo d’Antonio, con la Compagnia dei Narratori dell’arte di Mani e Vulcani, per la regia di Antonello di Martino.
Il racconto della Fabula Vergiliana si snoda nei suggestivi scenari de La napoli sotteranea; il palcoscenico si trova nel cuore pulsante di Napoli, di fronte Palazzo Reale e piazza del Plebiscito, a circa 40 metri al di sotto delle vocianti e caratteristiche vie del centro storico.
I Narratori di “Mani e vulcani” vi condurranno in questo suggestivo percorso, rischiarando i passi e le menti con l’aiuto di lanterne ad olio, vi accompagneranno alla scoperta della Napoli del mito, dei simboli incantati, dei sortilegie, soprattutto, del personaggio chiave di questa particolare storia. Virgilio, il più grande poeta della latinità, ha avuto con Napoli un rapporto molto speciale: l’amerà tanto da salvarla, grazie alle sue sconfinate arti magiche acquisite nelle viscere del Monte Barbaro nei Campi Flegrei, da temibili sciagure. Parola dopo parola, segno dopo segno, sarà narrata l’incredibile storia del portentoso mago che scelse proprio la città di Napoli come luogo di eterno riposo.
Delle tracce dei prodigi virgiliani, un tempo sparse e ben visibili in vari punti di Napoli, oggi non rimane che il ricordo tramandatoci, oltre che dalla memoria collettiva che col passare dei secoli le ha alterate e riadattate alle circostanze, daCronaca di Partenope, testo della fine del XIV secolo, custodito nella Biblioteca Nazionale di Napoli. Ed è proprio su tale manoscritto di anonimo autore intriso di tradizioni e credenze popolari che si basa la maggior parte delle ricerche per ricostruire le gesta del poeta-mago santificato dai napoletani e ancora ben presente nella loro coscienza ma, come si avrà la possibilità di scoprire, con altro aspetto e sembianza.